"Nuovo" Pdl, Santanchè: "Il tempo delle Minetti è finito"

Politica

Nuove indiscrezioni sulla possibile ricandidatura di Berlusconi: un aquilone tricolore sarebbe il nuovo simbolo del partito. La deputata: "Non sarò io la donna del ticket". E il cavaliere avrebbe convinto la consigliera regionale a dimettersi

Continua a far discutere la possibile ricandidatura di Silvio Berlusconi nel 2013. Dopo mesi di discussioni politiche, il Pdl ha escluso il ricorso alle primarie per la scelta del proprio leader. E sui giornali altre indiscrezioni occupano le pagine di politica. A cominciare dal nuovo simbolo del partito: secondo diversi quotidiani si tratterebbe di un aquilone tricolore. Ma in arrivo ci sarebbe anche un nuovo nome per il Popolo delle Libertà. Altra ipotesi lanciata da alcuni giornali, tra cui il Corriere della Sera e Libero sono le dimissioni di Nicole Minetti. Il cavaliere avrebbe convinto la consigliera regionale, imputata nel caso Ruby, a lasciare il Pirellone.

Santanchè: "Non sarò io la donna del ticket" -
E proprio all'ex igienista dentale fa riferimento Daniela Santanchè per spiegare il rinnovamento all'interno del Pdl: "Il tempo delle Minetti è finito", spiega in un'intervista a Repubblica. Santanchè auspica la candidatura di una donna in ticket con Berlusconi, ma si tira fuori dalla corsa: "Non sarò io". E aggiunge: "A forza di infangare Berlusconi con le foto, le fste, il bunga bunga, le donne le abbiamo un po' perse per strada, ovvio. E' per questo che oggi al suo fianco deve avere una donna. Ma stavolta non è che scelgono i vari La Russa e Cicchitto, sia chiaro. Il tempo dell'ubbidienza è finito: stavolta le donne scelgono le donne". 

Letta: "Con Berlusconi governo a rischio" -
"Con le sue parole Berlusconi mette in moto una dinamica che terremota la maggioranza. Il governo si regge su un patto tra gentiluomini. Alfano si è rivelato un interlocutore affidabile e credibile. Il ritorno di Berlusconi è una mina" e "rende molto più complesso il lavoro dell'esecutivo". Lo dice il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, in un'intervista al Corriere della Sera. "Il governo si regge su un patto politico chiaro: il Pd si è assunto la responsabilità di stare in una maggioranza con chi ci ha ridotto così, a patto che l'interlocutore non fosse Berlusconi", ricorda Letta. Adesso "non vorrei che si tornasse alla logica dell'antiberlusconismo e delle ammucchiate contro il Cavaliere", prosegue Letta, che auspica "un'alleanza guidata dal segretario del Pd, con ai lati Casini e Vendola, e poi un esecutivo politico in continuità con Monti".   

Gelmini: "Non ha bisogno di una donna: vince da solo" -
"La leadership carismatica di Berlusconi non è ripetibile né replicabile. E' lui la persona più adatta a prendere voti, recuperare quelli persi". Per l'ex ministro Maria Stella Gelmini il Pdl, con il ritorno del Cavaliere, può vincere le elezioni del 2013 "se saprà portare avanti i suoi valori e le sue politiche, quelli di meno spesa, meno debito, meno tasse" e se proporrà soluzioni concrete alla "questione settentrionale", su cui il partito, sottolinea in un'intervista a Libero, "non lascerà alla Lega l'esclusiva". Gelmini non si dice sorpresa dall'annuncio di Berlusconi. "E' la sinistra che è andata in allarme, ha reagito con stupore e preoccupazione", dimostrando "quanto consideri Berlusconi un avversario temibile". L'ex premier, aggiunge Gelmini, non ha bisogno del ticket con una donna, "vince da solo".

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