"I tagli nascono dalla volontà di non aumentare l'Iva" dice a SkyTG24 il sottosegretario all'Economia. E sulle anticipazioni del testo avverte: "Vanno prese con il beneficio dell'inventario". Intanto i sindacati sono sul piede di guerra
"Il dibattito in origine della spending review nasce per il fatto che non vogliamo aumentare l'Iva. Se l'avessimo voluta aumentare ci saremmo risparmiati tutta questa fatica". Così a Sky TG24 il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, dopo che il governo ha incontrato i rappresentanti degli enti locali e le parti sociali sul taglio della spesa pubblica.
"Non toccheremo le tredicesime" - "Tutte le anticipazioni sulla spending review - ha detto ancora - vanno prese con il beneficio dell'inventario. Intanto è importante smentire alcune cose che sono state alimentate nei giorni passati come che si sarebbero toccate le tredicesime o che si sarebbe intervenuto sui depositi. Non c'è nulla di tutto ciò, i conti pubblici italiani sono a posto e quindi la manovra è contenuta". A proposito del pubblico impiego Polillo ha aggiunto che "non si tratterà di prendere l'accetta, ma di razionalizzare la struttura, favorendo i pensionamenti. L'indicazione di un taglio del 10% è un valore simbolico. Sarà tagliato attraverso un programma di ristrutturazione dell'amministrazione; non è che da domani il 10% dei dipendenti pubblici sarà in mezzo a una strada". Il piano del governo dovrebbe prevedere infatti il taglio del 20% dei dirigenti della Pubblica amministrazione, del 10% dei dipendenti e di un altro 20% delle consulenze.
Sindacati sul piede di guerra - Le parole di Polillo seguono quelle del premier Mario Monti che ha assicurato: “Non faremo tagli con l'accetta". Ma i sindacati sono sul piede di guerra. “E'evidente che se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi – ha detto Susanna Camusso - getta benzina su una situazione molto difficile". E se fossero confermati i tagli agli organici della pubblica amministrazione, la Cgil è pronta allo sciopero. E anche per il leader della Uil, Luigi Angeletti, "se ci saranno solo tagli lineari", la possibilità di uno sciopero generale "sarà inevitabile".
"Non toccheremo le tredicesime" - "Tutte le anticipazioni sulla spending review - ha detto ancora - vanno prese con il beneficio dell'inventario. Intanto è importante smentire alcune cose che sono state alimentate nei giorni passati come che si sarebbero toccate le tredicesime o che si sarebbe intervenuto sui depositi. Non c'è nulla di tutto ciò, i conti pubblici italiani sono a posto e quindi la manovra è contenuta". A proposito del pubblico impiego Polillo ha aggiunto che "non si tratterà di prendere l'accetta, ma di razionalizzare la struttura, favorendo i pensionamenti. L'indicazione di un taglio del 10% è un valore simbolico. Sarà tagliato attraverso un programma di ristrutturazione dell'amministrazione; non è che da domani il 10% dei dipendenti pubblici sarà in mezzo a una strada". Il piano del governo dovrebbe prevedere infatti il taglio del 20% dei dirigenti della Pubblica amministrazione, del 10% dei dipendenti e di un altro 20% delle consulenze.
Sindacati sul piede di guerra - Le parole di Polillo seguono quelle del premier Mario Monti che ha assicurato: “Non faremo tagli con l'accetta". Ma i sindacati sono sul piede di guerra. “E'evidente che se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi – ha detto Susanna Camusso - getta benzina su una situazione molto difficile". E se fossero confermati i tagli agli organici della pubblica amministrazione, la Cgil è pronta allo sciopero. E anche per il leader della Uil, Luigi Angeletti, "se ci saranno solo tagli lineari", la possibilità di uno sciopero generale "sarà inevitabile".