Il ministro della Pubblica Istruzione spiega le intenzioni del governo per la "digitalizzazione infrastrutturale". E spiega: "E' una rivoluzione che ricorda quella del boom economico"
La parola d'ordine è 'wiki-crazia', ovvero "l'interazione fra amministrazione e cittadino", nell'era della "rivoluzione digitale" che sta vivendo l'Italia, che "per certi aspetti ricorda quella industriale del boom economico degli anni Cinquanta". E' il ministro di Istruzione, Università, Ricerca e Innovazione, Francesco Profumo, a illustrare in un'intervista a la Repubblica le tappe principali che porteranno alla realizzazione dell'agenda digitale che "cambierà le abitudini degli italiani". Per il ministro l'Italia è pronta. E lo dimostra il fatto che tre ministeri (Miur, Sviluppo Economico e Funzione Pubblica) "hanno lavorato quattro mesi - spiega - per realizzare il Progetto Paese che ci ha chiesto l'Europa".
La "digitalizzazione infrastrutturale", osserva Profumo, "riguarderà tutto: e-commerce, e-government, e-democracy, e-partecipation", ma anche i trasporti ("mobilità intelligente") e l'energia ("riducendo al massimo l'impatto ambientale"). Per lo sviluppo della wiki-crazia sono pronti circa due miliardi, spiega il ministro, "il governo ha stanziato per attività di ricerca industriale nel Sud 620 milioni con l'avvio dei progetti a partire da questo mese. Per il centro-Nord dal prossimo settembre saranno disponibili 400 milioni di euro per finanziare i cosiddetti progetti cluster". E poi "da luglio, per il progetto città-intelligenti, pioveranno sulle regioni della 'convergenza' (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) 300 milioni di euro. Da settembre, 700 milioni andranno al Centro Nord".
La "digitalizzazione infrastrutturale", osserva Profumo, "riguarderà tutto: e-commerce, e-government, e-democracy, e-partecipation", ma anche i trasporti ("mobilità intelligente") e l'energia ("riducendo al massimo l'impatto ambientale"). Per lo sviluppo della wiki-crazia sono pronti circa due miliardi, spiega il ministro, "il governo ha stanziato per attività di ricerca industriale nel Sud 620 milioni con l'avvio dei progetti a partire da questo mese. Per il centro-Nord dal prossimo settembre saranno disponibili 400 milioni di euro per finanziare i cosiddetti progetti cluster". E poi "da luglio, per il progetto città-intelligenti, pioveranno sulle regioni della 'convergenza' (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) 300 milioni di euro. Da settembre, 700 milioni andranno al Centro Nord".