Lusi, la Giunta del Senato vota sì all’arresto

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Tredici i voti a favore, quattro contrari, due gli astenuti. La parola sulla libertà dell’ex tesoriere della Margherita, accusato di "aver saccheggiato" le casse del partito, passa ora all’Aula di Palazzo Madama. "Me lo aspettavo" ha commentato

La Giunta per le immunità del Senato ha votato a favore della richiesta di arresto per il senatore ed ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, accusato di avere sottratto decine di milioni di euro dalle casse del partito.
Con 13 voti (sette senatori del Pd, i rappresentanti dell'Udc, della Lega, dell'Idv e dell'Api-Fli) è stata così bocciata la proposta del relatore Giuseppe Saro (Pdl) che invece proponeva di non concedere l'autorizzazione. In quattro hanno invece votato sì alla relazione e in due (i pidiellini Balboni e Mugnai) non hanno partecipato al voto. Ora la parola sulla libertà dell'ex tesoriere passa all'Aula di Palazzo Madama. Il Pdl ha annunciato che lascierà la libertà di coscienza.
"Era un esito atteso. Non mi aspettavo che la Giunta votasse contro l'arresto" ha commentato all'agenzia di stampa Ansa l'ex tesoriere. Alla domanda se interverrà in aula ha risposto: "Certo, se non intervenissi sarei un incosciente".
Nei giorni scorsi il Gip aveva respinto l'istanza di scarcerazione per Lusi. In una cinquantina di pagine, i magistrati romani hanno parlato di un "gravissimo sistematico saccheggio" dei fondi della Margherita da parte dell’ex tesoriere.

"C'è stata una larga maggioranza per concedere l'autorizzazione, sarò io relatore in Aula e porterò questa proposta", ha spiegato il presidente della Giunta Marco Follini. E ha aggiunto: "Proporrò all'Aula di autorizzare l'arresto del senatore Lusi. Sono garantista per antica convinzione. In questo caso garantire i diritti di tutti e garantire le istituzioni vuol dire prima di tutto evitare ogni forma di impunità".
Dal canto suo Giuseppe Saro ha precisato: "Non ho mai detto che nei confronti di Lusi c'era il 'fumus  persecutionis'. La mia relazione era basata sul fatto che ormai non c'è più pericolo di reiterazione del reato, di fuga e di inquinamento delle prove". Sul voto segreto in aula, il senatore del Pdl ha chiarito: "Non saremo noi a chiederlo, ma qualcuno che prenderà questa iniziativa ci sarà".
Secco il commento del leader di Api Francesco Rutelli: "La giustizia deve fare e farà il suo corso".

Su Lusi una decisione doveva essere già presa dalla Giunta lo scorso 31 maggio. Ma allora, a sorpresa, il relatore Giuseppe Saro (Pdl) aveva chiesto un rinvio per poter acquisire anche l'interrogatorio della segretaria di Lusi, Francesca Fiore, anche in seguito alla presentazione di una ulteriore memoria difensiva. Una richiesta di rinvio che non era per nulla piaciuta a Follini, che promise che il 12 giugno si sarebbe votato "senza indugi e che non avrebbe accettato manovre dilatorie".

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