Il segretario del Pdl e Silvio Berlusconi smentiscono l'intenzione di smembrare il partito in liste civiche. Entro l'autunno la consultazione per scegliere il leader con cui presentarsi al voto
Primarie nel Pdl per scegliere il candidato premier. Ed eventuali primarie di coalizione per scegliere insieme ai futuri alleati di centrodestra il candidato da proporre per la guida del governo. E' questo il punto più significativo uscito dall'ufficio di presidenza del Pdl, in cui Angelino Alfano ha presentato il suo progetto in sei punti per rilanciare il partito.
Come si legge nel documento conclusivo il Pdl "indice per l'autunno elezioni primarie aperte a tutti i cittadini per l'elezione popolare diretta del candidato del PdL alla guida del governo". Il partito del Cavaliere, inoltre, "si dichiara disponibile, ove si determinassero le condizioni per un'ampia alleanza di tutte le forze politiche di centro destra, a partecipare a primarie aperte a tutta la coalizione per l'individuazione del candidato Premier della coalizione stessa".
Alfano: "Berlusconi la nostra forza" - Nel corso del vertice del partito non sono mancati comunque i riferimenti a Silvio Berlusconi, definito da Alfano "la nostra forza". A conclusione degli interventi poi il segretario ha detto che "in questo tempo, come "diceva Roosevelt, l'unica cosa di cui avere paura è la paura. E questo non è il tempo della paura, ma del coraggio e delle scelte coraggiose". "Ma - ha aggiunto secondo quanto viene riferito - occorre stare attenti: il coraggio non è mai arroganza, ma e' la forza di avviare ragionamenti che portano a decisione adeguate da fare al momento giusto". Alfano hai poi sottolineato "la passione, il coraggio, la competenza" del gruppo dirigente del Pdl.
Berlusconi smentisce fine del Pdl - In precedenza era stato lo stesso Berlusconi a smentire l'intenzione di accontanare il progetto del Pdl per fondare un nuovo partito. "Non sono per nulla vere le voci che mettono in giro. Secondo i sondaggi, i nostri elettori vogliono tornare a votare Pdl, se presenta un programma forte e costruttivo", ha detto Berlusconi, rispondendo alle voci, circolate soprattutto nei giornali orientati a destra, che starebbe pensando di lanciare una nuova iniziativa politica senza gli attuali quadri del partito.
Berlusconi: "Perdita consensi dovuta all'appoggio al governo Monti" - "Colgo l'occasione per rinnovare la stima e l'affetto che ho per (il segretario del Pdl Angelino) Alfano. Occorre un segnale di compattezza. Nessuna nuova formazione. Conosciamo l'esperienza di chi è uscito dalla casa madre e si è perso nel nulla", ha aggiunto Berlusconi, con un riferimento all'ex alleato Gianfranco Fini. Il fondatore del Pdl ha citato una fotografia del partito compiuta da Euromedia, secondo cui il 56% dei suoi elettori è pronto ad astenersi, il 36% rimane fedele, mentre il 10% voterebbe altre liste. Il calo complessivo di consensi del Pdl all'attuale 20%, ha proseguito Berlusconi, sarebbe dovuto per oltre due terzi al fatto che gli elettori di centrodestra non condividono l'appoggio a Monti, mentre gli altri sarebbero rimasti delusi del fatto che il Cavaliere si sia defilato dalla scena politica.
Come si legge nel documento conclusivo il Pdl "indice per l'autunno elezioni primarie aperte a tutti i cittadini per l'elezione popolare diretta del candidato del PdL alla guida del governo". Il partito del Cavaliere, inoltre, "si dichiara disponibile, ove si determinassero le condizioni per un'ampia alleanza di tutte le forze politiche di centro destra, a partecipare a primarie aperte a tutta la coalizione per l'individuazione del candidato Premier della coalizione stessa".
Alfano: "Berlusconi la nostra forza" - Nel corso del vertice del partito non sono mancati comunque i riferimenti a Silvio Berlusconi, definito da Alfano "la nostra forza". A conclusione degli interventi poi il segretario ha detto che "in questo tempo, come "diceva Roosevelt, l'unica cosa di cui avere paura è la paura. E questo non è il tempo della paura, ma del coraggio e delle scelte coraggiose". "Ma - ha aggiunto secondo quanto viene riferito - occorre stare attenti: il coraggio non è mai arroganza, ma e' la forza di avviare ragionamenti che portano a decisione adeguate da fare al momento giusto". Alfano hai poi sottolineato "la passione, il coraggio, la competenza" del gruppo dirigente del Pdl.
Berlusconi smentisce fine del Pdl - In precedenza era stato lo stesso Berlusconi a smentire l'intenzione di accontanare il progetto del Pdl per fondare un nuovo partito. "Non sono per nulla vere le voci che mettono in giro. Secondo i sondaggi, i nostri elettori vogliono tornare a votare Pdl, se presenta un programma forte e costruttivo", ha detto Berlusconi, rispondendo alle voci, circolate soprattutto nei giornali orientati a destra, che starebbe pensando di lanciare una nuova iniziativa politica senza gli attuali quadri del partito.
Berlusconi: "Perdita consensi dovuta all'appoggio al governo Monti" - "Colgo l'occasione per rinnovare la stima e l'affetto che ho per (il segretario del Pdl Angelino) Alfano. Occorre un segnale di compattezza. Nessuna nuova formazione. Conosciamo l'esperienza di chi è uscito dalla casa madre e si è perso nel nulla", ha aggiunto Berlusconi, con un riferimento all'ex alleato Gianfranco Fini. Il fondatore del Pdl ha citato una fotografia del partito compiuta da Euromedia, secondo cui il 56% dei suoi elettori è pronto ad astenersi, il 36% rimane fedele, mentre il 10% voterebbe altre liste. Il calo complessivo di consensi del Pdl all'attuale 20%, ha proseguito Berlusconi, sarebbe dovuto per oltre due terzi al fatto che gli elettori di centrodestra non condividono l'appoggio a Monti, mentre gli altri sarebbero rimasti delusi del fatto che il Cavaliere si sia defilato dalla scena politica.