Spesa pubblica, il piano-Bondi: “Meno 4,2 miliardi a giugno”

Politica
Il premier Mario Monti insieme al commissario Enrico Bondi

L’analisi del commissario straordinario del governo: “Già nella seconda parte del 2012 può essere conseguito un risparmio”. L’esecutivo ha ricevuto più di 130mila segnalazioni da parte di cittadini e associazioni

Il governo si impegna a rendere operativi entro giugno gli strumenti di intervento sulla spesa pubblica che consentano di realizzare entro l'anno almeno 4,2 miliardi di euro di risparmi. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi che riassume le indicazioni arrivate dal primo mese di attività del commissario straordinario Enrico Bondi, ex risanatore del gruppo Parmalat, sulla razionalizzazione della spesa di acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione.
"Dal lavoro sin qui svolto emerge che, grazie alla creazione di un sistema 'a rete' per gli acquisti e all'individuazione di indicatori per le quantità, già nella seconda parte del 2012 possa essere conseguito un risparmio rispetto agli attuali volumi di spesa", dice la nota.

Il Comitato interministeriale per la revisione della spesa, al quale partecipano il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro per il programma di governo Piero Giarda (che poche ore prima aveva parlato di un possibile taglio di 100 miliardi, ndr), il ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi, il vice ministro all'Economia Vittorio Grilli e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, si riunirà di nuovo il 12 giugno, quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli ministeri.
"Entro il mese di giugno saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate, pari ad almeno 4,2 miliardi di euro, su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100 miliardi", dice la nota. Bondi si è anche avvalso delle segnalazioni ottenute dalla consultazione pubblica sulla revisione della spesa, che si chiude martedì 29 maggio. Più di 130.000 cittadini e associazioni hanno scritto al governo segnalando inefficienze e sprechi e proponendo soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. Nel caso di denunce ricorrenti provenienti da territori diversi, dice la nota, è stata aperta un'indagine specifica.

Monti ha spiegato in passato che una riduzione di 4,2 miliardi negli ultimi mesi dell'anno "equivale a 7,2 miliardi su base annua". Il comunicato di palazzo Chigi non contiene indicazioni su come verranno utilizzati i soldi risparmiati. Giarda ha detto che il primo compito della spending review "è quello di operare come polizza assicurativa rispetto al raggiungimento dell'ambizioso obiettivo" del pareggio di bilancio nel 2013.

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