Brindisi, il ministro Profumo agli studenti: non siete soli

Politica
Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, parla con gli investigatori a Brindisi

Il titolare del ministero dell’Istruzione, dopo l’attentato contro l’istituto professionale di Brindisi, scrive una lettera ai ragazzi italiani. “Faremo di tutto perché una cosa del genere non succeda mai più”, promette

“Colpire da vigliacchi una scuola è colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro. Faremo di tutto perché una cosa del genere non succeda mai più, affinché voi entrando nella vostra scuola pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport”. È la promessa che Francesco Profumo fa a tutti gli studenti italiani. A loro, dopo la bomba esplosa a Brindisi davanti a un istituto superiore, il ministro dell’Istruzione ha indirizzato una lettera pubblicata sul sito del Miur.

“Care ragazze e ragazzi, vi scrivo come Ministro, come padre ma soprattutto come italiano. A voi che rappresentate il futuro del nostro Paese”, inizia Profumo. Che invita i ragazzi a non aver paura di provare sentimenti come dolore e rabbia: “Oggi sono naturali. Solo vi dico e vi chiedo di non cedere ad essi, pensando di essere soli. Non lo siete. Siete invece la parte più importante di una grande comunità sulla quale potete contare”. “Noi sapremo unirci: voi – continua il ministro – potete contare su di noi. Vedrete che non sarete lasciati soli".

Francesco Profumo è arrivato a Brindisi nella mattinata di sabato 19 maggio. Ha incontrato i presidi delle scuole della città. Compreso il professore Angelo Rampino, che dirige l’istituto professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone”. La scuola colpita dall’esplosione, nel 2007, vinse il concorso "La legalità nel quotidiano". Più tardi, insieme al titolare dell’Interno Anna Maria Cancellieri, Profumo ha fatto visita in ospedale agli studenti feriti. "Lunedì – ha detto il ministro dell’Istruzione – bisogna tornare a scuola. Lo Stato deve vincere, non può perdere. La cultura è l'antidoto alla criminalità mafiosa e la scuola è il posto dove si forma lo Stato del futuro".

Anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha voluto scrivere una lettera agli studenti pugliesi. "Non avrei mai voluto vedere ciò che ho visto, la morte messa in scena dinanzi ad una scuola", scrive il governatore. Che aggiunge: "A voi, ragazzi e ragazze che oggi piangete le vittime di questo orrendo crimine, vorrei dire che la migliore risposta a chi semina lutti è coltivare la vita, curare la libertà e la bellezza, usare la cultura come l’antidoto al degrado morale che partorisce la violenza".

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