Elezioni amministrative: affluenza in calo

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Sono oltre nove milioni gli elettori chiamati ad esprimere la propria preferenza per rinnovare i sindaci e i consigli di circa mille comuni, di cui 26 capoluoghi di provincia

Affluenza in calo nella prima tornata elettorale sotto il governo tecnico. Degli oltre 9 milioni e mezzo di elettori che sono stati chiamati a rinnovare le amministrazioni locali, infatti, alle ore 22 di domenica 6 maggio, si sono recati alle urne il 48,98% degli aventi diritto, contro il 54,85% della scorsa elezione amministrativa.  Un trend che ha segnato tutta la giornata elettorale. Già alla rivelazione delle 19 la percentuale dell'affluenza era al  37.7% (39.1% alle precedenti omologhe).  Il dat, in ogni caso, non tiene conto dei comuni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, gestiti direttamente dalle due Regioni

Affluenza in calo già a mezzogiorno - Nelle regioni a statuto ordinario alle ore 12 per le comunali aveva votato il 13,06%, in calo rispetto alla precedente tornata quando a votare era stato il 15,48%. In Sicilia, alla prima rilevazione sull'affluenza alle urne, nei 147 comuni siciliani chiamati al rinnovo di sindaci e consigli, aveva votato l'11,93% degli aventi diritto, pari a 223.193 elettori. In Friuli Venezia Giulia, alle 12, aveva votato il 13,69%, in calo rispetto al 14,82% del 2007. E' del 7,81% invece l'affluenza alle urne in Sardegna per i dieci  quesiti referendari regionali.

I numeri di queste elezioni - Sono 769 i comuni chiamati al voto nelle Regioni a statuto ordinario di cui 134 con più di 15 mila abitanti (i cosiddetti comuni superiori) e 635 con un numero di abitanti che non raggiunge questa soglia. Complessivamente, nelle Regioni a statuto ordinario gli elettori saranno 7.202,146, di cui 3.467.247 maschi e 3.734.899 femmine divisi in 8.654 sezioni elettorali. Sempre il 6 e il 7 maggio si vota in 148 comuni in Sicilia (circa 2 milioni e 300 mila gli elettori, con 34 comuni superiori e tre capoluogo di provincia, Agrigento, Palermo e Trapani) e in 26 in Friuli Venezia Giulia (150.313 gli elettori, con un solo comune superiore che è anche capoluogo di provincia, Gorizia). In Trentino Alto Adige si voterà il prossimo 20 maggio per il rinnovo del solo comune di Cavedago, dove saranno chiamati alle urne i 525 elettori. In Valle d’Aosta si voterà il 27 maggio per il rinnovo di sindaco e amministrazione comunale di 3 comuni, per un totale di 1.658 elettori divisi in tre sezioni. In Sardegna il voto per le elezioni comunali è slittato al 10 e 11 giugno; si voterà per il rinnovo delle amministrazioni in 65 città di cui sole 3 con più di 15 mila abitanti.

Tra Regioni a statuto ordinario e speciale i comuni capoluogo chiamati al rinnovo in questa tornata elettorale sono complessivamente 26, ai quali si aggiungono due capoluoghi della Sardegna: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L'Aquilla, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Catanzaro, Agrigento, Palermo, Trapani, Oristano e Lanusei.

Tanti i numeri e le curiosità su questo turno di amministrative emersi in questi giorni, questi i principali:

Tre milioni di stranieri non comunitari non potranno votare - Il 5,3% della popolazione, cioè 3.235.497 persone, non potrà votare: si tratta dei cittadini di origine straniera non comunitari, residenti regolarmente in quei Comuni spesso da anni, integrati nella comunità in cui vivono, studiano e lavorano ma senza la possibilità di partecipare alla scelta di chi dovrà amministrarli. A denunciarlo è la campagna "L'Italia sono anch'io", che ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare che è stata sottoscritta da più di 100 mila cittadini italiani.

Corte dichiara Sgarbi non candidabile a Cefalù- Vittorio Sgarbi non può essere candidato sindaco a Cefalù (Pa). Lo ha stabilito la Corte d'appello di Palermo che ha confermato la decisione del tribunale di Marsala. A provocare l'estromissione del critico dal voto di Cefalù è una norma del testo unico degli enti locali (l'art. 143) in base al quale non possono concorrere al primo turno elettorale utile gli amministratori di enti sciolti per infiltrazioni mafiose. E' il caso di Sgarbi il quale era sindaco di Salemi (Trapani) quando, a febbraio, il comune è stato sciolto dopo una relazione degli ispettori ministeriali secondo i quali l'attività amministrativa era condizionata dagli interventi di Giuseppe Giammarinaro, coinvolto in una inchiesta culminata con i sequestro di beni per 35 milioni.

Ad Alessandria maxi scheda lunga quasi un metro - Ad Alessandria gli elettori avranno tra le mani una scheda lunga quasi un metro. Saranno in 75 mila circa chiamati ad eleggere sindaco e 32 consiglieri comunali. La pattuglia dei candidati è massiccia: 16 in corsa per la carica di sindaco, 33 liste con oltre 900 nomi per il consiglio comunale. La scheda elettorale ‚ in formato maxi: 96 centimetri di lunghezza per 31,8 centimetri di altezza.

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