Elezioni 2.0: Orlando-boom su Facebook, il Sud batte il Nord

Politica

Il nuovo rapporto dell'Istituto Cattaneo, commissionato da Sky.it, per monitorare la presenza su Internet dei candidati sindaco. Exploit dell’esponente Idv in corsa a Palermo. In affanno i partiti minori, mentre su Youtube in pochi riscuotono successo

di Daniele Troilo

Le elezioni si avvicinano e i candidati sindaco che si sfideranno il 6 e 7 maggio nel primo turno delle amministrative provano ad “alzare il volume” anche su Internet.
A una settimana dall'ultimo rapporto della ricerca commissionata da Sky.it all’Istituto Cattaneo - che sta monitorando la campagna elettorale sul web di 83 candidati in 4 capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aqula) e in 5 capoluoghi di provincia con più di 100mila abitanti (Verona, Taranto, Parma, Monza, Piacenza) - spicca la performance dell’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Il candidato dell’Idv, che dopo le primarie di centrosinistra vinte da Fabrizio Ferrandelli ha deciso di correre lo stesso per Palazzo delle Aquile, ha aperto il suo profilo Facebook il 30 marzo 2012 e nel giro di poche settimane è riuscito a conquistare un numero significativo di fan: 2.037 fino al 13 aprile, 3.456 al 20 aprile e 4.921 al 27 dello stesso mese. Adesso, tra gli 83 candidati monitorati dall’Istituto Cattaneo, si piazza al terzo posto dietro a Ezio Stefàno (Taranto), che può vantare 5.332 sostenitori, e Marianna Caronia (Palermo) con 4.999 fan.

I candidati del Sud più presenti rispetto a quelli del Nord - “Benché la diffusione di Internet nelle regioni meridionali sia storicamente più limitata rispetto a quelle centro-settentrionali – sottolinea l’Istituto Cattaneo - i candidati delle regioni del Sud ottengono, come nelle rilevazioni sulle campagne del 2010 e del 2011, un buon seguito su Facebook”. I candidati di Palermo e Taranto, per esempio, occupano da soli quasi due terzi della classifica, con nove candidati presenti fra le prime 14 posizioni.
“I candidati meridionali usano meglio questo strumento – spiegano Lorenzo Mosca e Silvia Tarassi che hanno condotto la ricerca anche questa settimana – per far fronte a una minore presenza sul territorio delle reti fisiche di partito (sezioni e circoli) rispetto al Centro-Nord e per stabilire rapporti personali con gli elettori”.
Tuttavia, come rilevato dalla fondazione di ricerca già in occasione del report del 21 aprile, in generale il numero di amici e fan su Facebook risulta estremamente contenuto. “Questo indica che il potenziale di comunicazione di questo social network non sembra essere adeguatamente sfruttato dalla stragrande maggioranza dei candidati”, confermano Mosca e Tarassi, che nell'analisi precedente avevano sottolineato le difficoltà dei candidati sindaco a sfondare sul web. Tra queste l'assenza, rilevata nella maggioranza dei casi, di un dialogo orizzontale con i cittadini, sintomo che "la comunicazione politica online dei candidati appare ancora in una fase di passaggio fra tradizione e modernità, fra presidio strumentale delle nuove arene di discussione pubblica e desiderio reale di sperimentazione, fra comunicazione unidirezionale e modalità dialogiche più orizzontali”.

Su Youtube in 7 superano le 10mila visualizzazioni
- Se questa settimana, grazie all'analisi qualitativa dell'Istituto Cattaneo, le cose su Twitter sembrano andare un po' meglio a Genova (dopo L’Aquila e Verona analizzate nei report precedenti), lo stesso non vale per Youtube.
La piattaforma video viene sfruttata da 31 candidati su 83. Tra questi solo sette riescono a totalizzare sui loro canali più di 10mila visualizzazioni: i genovesi Marco Doria, Enrico Musso e Armando Siri (il più seguito in assoluto con più di 85mila visualizzazioni), i palermitani Costa, Orlando e Ferrandelli e il catanzarese Salvatore Scalzo. Non è stato preso in considerazione in questo calcolo il candidato del Movimento 5 Stelle Riccardo Nuti, il quale fino alla scorsa settimana contava poche centinaia di visualizzazioni e che, in occasione dell’ultima rilevazione, è schizzato a oltre 220mila (probabilmente perché il suo canale personale è stato collegato a quello del movimento palermitano, che presenta infatti lo stesso numero di contatti).

I partiti minori in affanno sui social network
- Non rilevando altre significative variazioni rispetto al report del 21 aprile, l’Istituto Cattaneo conferma in generale che, su tutte le piattaforme prese in esame (Facebook, Twitter, siti personali, Youtube, Google+, Flickr e Foursquare), emerge una presenza maggiore dei candidati delle principali coalizioni (centrodestra, centrosinistra, Terzo polo) rispetto ai partiti minori. Questi ultimi sono presenti soprattutto su Facebook e quasi assenti sulle altre piattaforme.
Si conferma infine il maggior seguito dei candidati di centrosinistra rispetto a quelli di centrodestra (con due rappresentanti in classifica) e del Terzo polo (un solo rappresentante). Fra i primi cinque classificati tre fanno parte di coalizioni progressiste a livello comunale.

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