Calderoli a SkyTG24: "Sosterrò Maroni se sarà segretario"

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Uno dei triumviri del Carroccio: "Ho solo una condizione: che vi sia un chiarimento definitivo tra lui e Bossi". E sull'affitto della casa pagata dal partito: "Verso molto di più di quell'importo alla Lega" - VIDEO

(in fondo all'articolo tutti i video sullo scandalo che ha travolto la Lega)

"Se Maroni sarà segretario della Lega lo sosterrò con convinzione, ma la mia condizione è che vi sia un chiarimento definitivo tra lui e Bossi".
Roberto Calderoli, a SkyTG24, commenta l'inchiesta che ha colpito il suo partito e la corsa alla successione apertasi dopo il passo indietro dello stesso Bossi.
Quanto all'indagine giudiziaria, Calderoli dice di aver "saputo di questi investimenti (quelli in Tanzania, ndr) solo dopo aver letto i quotidiani. E non ci credevo talmente mi sembrava strano".
Quelle scelte - aggiunge Calderoli - "sono state una pura follia. Sono stati fatti sciocchezze e pasticci, e io sono stato il primo a dire andiamo a fondo e chiariamo tutto".

"Ho pagato indirettamente l'affitto di quell'appartamento" - Calderoli commenta poi la notizia, comparsa nei giorni scorsi sui quotidiani, dell'affitto pagato dal Carroccio per la sua casa-ufficio romana.
"Da tanti anni faccio il coordinatore della Lega e questo mi obbliga a lavorare 7 giorni su 7, girando da Nord a Sud e avendo dovuto sostituire Bossi - solo fisicamente - a certi incontri. La Lega mi aveva così garantito un rimborso spese. Da un anno, abbiamo rinunciato a questo per l'affitto di un appartamento. E se considera che io sostengo direttamente spese per il partito ben superiori certamente ai 2200 euro, possiamo dire che indirettamente quell'affitto l'ho pagato".

"Bossi sbagliò a nominare Reguzzoni capogruppo" - Il triumviro della Lega commenta poi la nomina di Marco Reguzzoni a capogruppo alla Camera (nomina finita al centro di numerose polemiche tra maroniani e bossiani): "Sconsigliai fortemente Umberto di farlo. Una volta usciti dal governo, tentai di convincerlo di sostituirlo con Maroni. Mi disse di sì ma poi ci ripensò. E io credo sia stato un errore".
Quanto ai rapporti tra Maroni e Bossi, - che ha espresso parole di apprezzamento nei confronti del suo ex delfino - dice di  essersi speso "molte volte in questi anni per un chiarimento. Chiarimento che sembra esserci per fortuna stato".

"Sto pagando anche per le critiche a Monti" - Calderoli infine, fa 'mea culpa' per le le critiche a Mario Monti per aver organizzato il cenone di Capodanno a palazzo Chigi: oggi non le muoverei più, dice. "Mi pento, sto pagando per quello". Ma sottolinea: "Nessun sindaco o presidente di provincia avrebbe organizzato il cenone di Capodanno dentro il municipio o il palazzo del governo. Mi spiace che questo non sia stato riconosciuto".

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