Il ministro dell'Interno riferisce alla Camera sulla vicenda dei due tunisini in volo su un aereo con del nastro adesivo sulla bocca: "E' stato un episodio estemporaneo, la polizia farà chiarezza"
Un episodio "del tutto estemporaneo", che appare "lesivo della dignità della persona". Così il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, in un'informativa urgente all'aula della Camera, ha definito l'impiego di nastro adesivo per chiudere la bocca a due immigrati nel corso di un rimpatrio, episodio fotografato nei giorni scorsi da un passeggero su un volo di linea. Il ministro ha comunque difeso nel complesso l’operato della polizia.
Cancellieri ha spiegato che i due immigrati coinvolti nel respingimento avevano un atteggiamento di "forte opposizione" che ha reso difficili le operazioni di imbarco. "Tale comportamento è stato posto in essere anche a bordo del vettore", spingendo gli operatori di polizia a intervenire "anche a salvaguardia dell'incolumità fisica degli altri passeggeri".
Per questo "sono state impiegate fascette di velcro per bloccare i polsi, e mascherine sanitarie di tipo chirurgico per evitare che i due potessero sputare sangue sui poliziotti e sugli altri passeggeri dopo essersi morsi le labbra", ha detto il ministro. Cancellieri ha sottolineato che l'uso di questi dispositivi "non è in contrasto con le normative, anche quelle europee", e ha ricordato che in situazioni analoghe è capitato che il personale di polizia abbia subìto "gravi lesioni personali".
Invece l'uso del nastro adesivo per bloccare le mascherine sulla bocca, ha continuato, "non appare corrispondere a nessuna misura coercitiva prevista e nei fatti si traduce in un comportamento che la coscienza collettiva percepisce come lesivo della dignità della persona".
Ricordando che le forze di polizia hanno effettuato 20mila respingimenti nel 2011 e 4mila nei primi mesi di quest'anno, Cancellieri si è detta certa che le verifiche disposte dal capo della polizia Antonio Manganelli "verranno eseguite col massimo scrupolo". Il ministro ha anche sottolineato che "la Polizia ha tutto l'interesse" affinché la vicenda venga chiarita in tutti i suoi aspetti.
Cancellieri ha spiegato che i due immigrati coinvolti nel respingimento avevano un atteggiamento di "forte opposizione" che ha reso difficili le operazioni di imbarco. "Tale comportamento è stato posto in essere anche a bordo del vettore", spingendo gli operatori di polizia a intervenire "anche a salvaguardia dell'incolumità fisica degli altri passeggeri".
Per questo "sono state impiegate fascette di velcro per bloccare i polsi, e mascherine sanitarie di tipo chirurgico per evitare che i due potessero sputare sangue sui poliziotti e sugli altri passeggeri dopo essersi morsi le labbra", ha detto il ministro. Cancellieri ha sottolineato che l'uso di questi dispositivi "non è in contrasto con le normative, anche quelle europee", e ha ricordato che in situazioni analoghe è capitato che il personale di polizia abbia subìto "gravi lesioni personali".
Invece l'uso del nastro adesivo per bloccare le mascherine sulla bocca, ha continuato, "non appare corrispondere a nessuna misura coercitiva prevista e nei fatti si traduce in un comportamento che la coscienza collettiva percepisce come lesivo della dignità della persona".
Ricordando che le forze di polizia hanno effettuato 20mila respingimenti nel 2011 e 4mila nei primi mesi di quest'anno, Cancellieri si è detta certa che le verifiche disposte dal capo della polizia Antonio Manganelli "verranno eseguite col massimo scrupolo". Il ministro ha anche sottolineato che "la Polizia ha tutto l'interesse" affinché la vicenda venga chiarita in tutti i suoi aspetti.