Dopo l’allarme dei Caf, che con una lettera al Ministero dell’Economia hanno messo in evidenza i problemi relativi al calcolo della nuova tassa sugli immobili, arriva la correzione presentata in commissione Bilancio e Finanze
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Imu, allarme dei Caf: senza indicazioni è il caos
Niente rinvio per la nuova tassa sulla casa ma arriva comunque a stretto giro una norma che salva l'acconto per l'Imu e fa un po' di chiarezza. Dopo l'appello dei Centri di Assistenza Fiscale, che lamentavano il rischio caos in assenza di indicazioni, nella serata di lunedì 2 aprile i relatori al decreto fiscale, all'esame del Senato, hanno infatti presentato un emendamento che stabilisce per il pagamento tenendo conto delle aliquote di base (7,6 per mille e 3,8 per mille per la prima casa) e della detrazione di 200 euro, sempre per l'abitazione.
A luglio il governo rimodulerà le aliquote - Intanto viene messo un punto fermo e chi si appresta a fare il 730 in questi giorni potrà anche mettere mano alla pratica della nuova tassa sulla casa. Poi a luglio si faranno i conti: in base al gettito incassato a giugno, il governo rimodulerà aliquote e detrazioni; poi a settembre le delibere dei Comuni. Proprio l'Anci aveva sottolineato come "finalmente il tema dell'Imu è arrivato all'attenzione dell'opinione pubblica, ma ora la confusione normativa non deve essere scaricata sui Comuni".
Una modifica ispirata dal governo - I lavori delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato sul dl erano cominciati in ritardo per dare spazio ad una riunione tra governo e maggioranza, proprio per limare le ultime decisioni. E' il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli il primo ad annunciare possibili novità. "Abbiamo presente il problema e faremo del nostro meglio", aveva assicurato lasciando il Senato al termine della riunione con i relatori e i capigruppo di maggioranza nelle Commissioni.
La modifica, firmata dai relatori, è di fatto stata ispirata dal governo, tanto che il relatore, Antonio Azzollini (Pdl), parlava ancora nel pomeriggio di lunedì di "una possibile soluzione amministrativa". Mezz'ora dopo cambiava idea presentando l'emendamento.
Il via libera martedì 3 aprile - Con le nuove proposte di modifica slittano i piani delle Commissioni, è necessario il tempo per i sub-emendamenti e dunque il via libera arriverà martedì 3 aprile. Il decreto sbarcherà poi in Aula nel pomeriggio dello stesso giorno.
Dal 15% al 25% la deduzione per le dimore storiche - Tra le altre novità presentate una norma che guarda alla lotta all'evasione fiscale: è previsto "nel triennio 2013-2015 un piano straordinario di assunzioni" nella Guardia di Finanza, sempre nei limiti di spesa già previsti e dunque utilizzando i posti non coperti in settori delle Fiamme Gialle diversi da quelli degli ispettori. Sale poi dal 15 al 25% la deduzione forfettaria, ai fini fiscali, per le dimore storiche.
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Niente rinvio per la nuova tassa sulla casa ma arriva comunque a stretto giro una norma che salva l'acconto per l'Imu e fa un po' di chiarezza. Dopo l'appello dei Centri di Assistenza Fiscale, che lamentavano il rischio caos in assenza di indicazioni, nella serata di lunedì 2 aprile i relatori al decreto fiscale, all'esame del Senato, hanno infatti presentato un emendamento che stabilisce per il pagamento tenendo conto delle aliquote di base (7,6 per mille e 3,8 per mille per la prima casa) e della detrazione di 200 euro, sempre per l'abitazione.
A luglio il governo rimodulerà le aliquote - Intanto viene messo un punto fermo e chi si appresta a fare il 730 in questi giorni potrà anche mettere mano alla pratica della nuova tassa sulla casa. Poi a luglio si faranno i conti: in base al gettito incassato a giugno, il governo rimodulerà aliquote e detrazioni; poi a settembre le delibere dei Comuni. Proprio l'Anci aveva sottolineato come "finalmente il tema dell'Imu è arrivato all'attenzione dell'opinione pubblica, ma ora la confusione normativa non deve essere scaricata sui Comuni".
Una modifica ispirata dal governo - I lavori delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato sul dl erano cominciati in ritardo per dare spazio ad una riunione tra governo e maggioranza, proprio per limare le ultime decisioni. E' il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli il primo ad annunciare possibili novità. "Abbiamo presente il problema e faremo del nostro meglio", aveva assicurato lasciando il Senato al termine della riunione con i relatori e i capigruppo di maggioranza nelle Commissioni.
La modifica, firmata dai relatori, è di fatto stata ispirata dal governo, tanto che il relatore, Antonio Azzollini (Pdl), parlava ancora nel pomeriggio di lunedì di "una possibile soluzione amministrativa". Mezz'ora dopo cambiava idea presentando l'emendamento.
Il via libera martedì 3 aprile - Con le nuove proposte di modifica slittano i piani delle Commissioni, è necessario il tempo per i sub-emendamenti e dunque il via libera arriverà martedì 3 aprile. Il decreto sbarcherà poi in Aula nel pomeriggio dello stesso giorno.
Dal 15% al 25% la deduzione per le dimore storiche - Tra le altre novità presentate una norma che guarda alla lotta all'evasione fiscale: è previsto "nel triennio 2013-2015 un piano straordinario di assunzioni" nella Guardia di Finanza, sempre nei limiti di spesa già previsti e dunque utilizzando i posti non coperti in settori delle Fiamme Gialle diversi da quelli degli ispettori. Sale poi dal 15 al 25% la deduzione forfettaria, ai fini fiscali, per le dimore storiche.