Un terzo dei senatori Pdl chiede una mozione di sfiducia contro il ministro Riccardi. Tra i firmatari Nitto Palma: "Non è in discussione la fiducia al governo". Da Belgrado il premier si augura che le frizioni non intralcino le politiche di risanamento
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Balduzzi: "La frase di Riccardi? C'è stata una forzatura"
Un terzo dei senatori del Pdl, tra cui l'ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, ha inviato una lettera al capogruppo del partito a palazzo Madama per chiedere di procedere con una mozione di sfiducia verso il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi.
Il tutto nasce dallo scambio di battute, avvenuto mercoledì 7 marzo, tra Riccardi e alcuni colleghi sulla decisione di Angelino Alfano di disertare il vertice dei segretari con Monti. Riccardi avrebbe definito la decisione di Alfano strumentale, aggiungendo: "Questa è la cosa che più mi fa schifo della politica": frase "rubata" dai giornalisti presenti e subito rilanciato dalle agenzie. "Leggerò con attenzione la lettera, quello che viene dal Senato nello spirito di questo governo è molto importante", fa sapere il ministro Riccardi.
Ascolta le parole di Riccardi
Intanto da Belgrado è intervenuto Mario Monti, commentando il calo del differenziale tra i titoli tedeschi e quelli italiani ma non solo: "Mi auguro che non aumenti lo spread tra i partiti che sostengono il governo", ha aggiunto.
Le indiscrezioni di stampa avevano portato Riccardi a presentare le sue scuse con una nota, chiarendo che la frase era stata decontestualizzata. Ma a quanto pare le scuse non sono bastate.
Nella lettera, i senatori Pdl ricordano "lealtà, amicizia e fiducia nei confronti del Pdl" che li ha portati ad "estendere tale lealtà, amicizia e fiducia anche al governo in carica e a tutti i suoi componenti". "Ma all'indomani di esternazioni del ministro Riccardi, a dir poco scomposte e sguaiate, ci sembra - scrivono i firmatati - che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente. Può darsi che lo strumento regolamentare sia discutibile, può darsi che le scuse del ministro Riccardi siano apprezzabili, ma per evitare che un governo del quale faccia parte il professore in oggetto abbia la nostra fiducia ci è parso imprescindibile puntare su un'iniziativa ad hoc del nostro gruppo".
Nitto Palma si è detto "molto offeso" da ciò che ha detto l'esponente dell'esecutivo precisando che "non è assolutamente in discussione la fiducia al governo Monti": "Verso il quale la nostra lealtà e la nostra disponibilità sono garantite da Berlusconi e Alfano".
Sulla stessa linea anche il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto: "Riccardi dovrebbe stare attento a quel che dice, ma non mettiamo in discussione il governo per le parole di un suo ministro arrogante". (guarda il video)
"Siamo e saremo leali a Monti, ma con la schiena dritta, senza ammainare la nostra bandiera" ha sottolineato, in serata lo stesso Alfano nel suo intervento al seminario di formazione politica del partito a Orvieto.
Il video
Al Senato intanto Gasparri e il vicepresidente Quagliariello starebbero però lavorando per ricomporre la situazione e trovare una soluzione.
Sulla vicenda è intervenuto, ai microfoni di SkyTG24, anche il ministro della Salute Balduzzi. "Il ministro Riccardi stava conversando con me, e dunque so che cosa ha detto. Qualche cosa che è stata riportata mi pare davvero molto forzata".
Balduzzi: "La frase di Riccardi? C'è stata una forzatura"
Un terzo dei senatori del Pdl, tra cui l'ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, ha inviato una lettera al capogruppo del partito a palazzo Madama per chiedere di procedere con una mozione di sfiducia verso il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi.
Il tutto nasce dallo scambio di battute, avvenuto mercoledì 7 marzo, tra Riccardi e alcuni colleghi sulla decisione di Angelino Alfano di disertare il vertice dei segretari con Monti. Riccardi avrebbe definito la decisione di Alfano strumentale, aggiungendo: "Questa è la cosa che più mi fa schifo della politica": frase "rubata" dai giornalisti presenti e subito rilanciato dalle agenzie. "Leggerò con attenzione la lettera, quello che viene dal Senato nello spirito di questo governo è molto importante", fa sapere il ministro Riccardi.
Ascolta le parole di Riccardi
Intanto da Belgrado è intervenuto Mario Monti, commentando il calo del differenziale tra i titoli tedeschi e quelli italiani ma non solo: "Mi auguro che non aumenti lo spread tra i partiti che sostengono il governo", ha aggiunto.
Le indiscrezioni di stampa avevano portato Riccardi a presentare le sue scuse con una nota, chiarendo che la frase era stata decontestualizzata. Ma a quanto pare le scuse non sono bastate.
Nella lettera, i senatori Pdl ricordano "lealtà, amicizia e fiducia nei confronti del Pdl" che li ha portati ad "estendere tale lealtà, amicizia e fiducia anche al governo in carica e a tutti i suoi componenti". "Ma all'indomani di esternazioni del ministro Riccardi, a dir poco scomposte e sguaiate, ci sembra - scrivono i firmatati - che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente. Può darsi che lo strumento regolamentare sia discutibile, può darsi che le scuse del ministro Riccardi siano apprezzabili, ma per evitare che un governo del quale faccia parte il professore in oggetto abbia la nostra fiducia ci è parso imprescindibile puntare su un'iniziativa ad hoc del nostro gruppo".
Nitto Palma si è detto "molto offeso" da ciò che ha detto l'esponente dell'esecutivo precisando che "non è assolutamente in discussione la fiducia al governo Monti": "Verso il quale la nostra lealtà e la nostra disponibilità sono garantite da Berlusconi e Alfano".
Sulla stessa linea anche il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto: "Riccardi dovrebbe stare attento a quel che dice, ma non mettiamo in discussione il governo per le parole di un suo ministro arrogante". (guarda il video)
"Siamo e saremo leali a Monti, ma con la schiena dritta, senza ammainare la nostra bandiera" ha sottolineato, in serata lo stesso Alfano nel suo intervento al seminario di formazione politica del partito a Orvieto.
Il video
Al Senato intanto Gasparri e il vicepresidente Quagliariello starebbero però lavorando per ricomporre la situazione e trovare una soluzione.
Sulla vicenda è intervenuto, ai microfoni di SkyTG24, anche il ministro della Salute Balduzzi. "Il ministro Riccardi stava conversando con me, e dunque so che cosa ha detto. Qualche cosa che è stata riportata mi pare davvero molto forzata".