A pochi mesi dalle amministrative 2012, circa mille Comuni italiani sono alle prese con la scelta degli aspiranti sindaci. Fervono le primarie a sinistra, ma esordiscono anche a destra. Al voto, tra le altre, Genova, Palermo, Parma, L'Aquila, Verona
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di Serenella Mattera
La data del voto non è ancora fissata. Ma l’orizzonte è vicino: la prossima primavera. Perciò il vento elettorale già soffia in circa un migliaio di comuni italiani, chiamati a rinnovare sindaco e giunta. Tra questi, quattro capoluoghi di Regione: Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. E in tutto 28 capoluoghi di provincia, da Nord a Sud della Penisola.
E’ adesso il momento di individuare i nomi, scegliere i candidati. Con decisioni delle segreterie dei partiti, certo. Ma sempre più spesso anche con il metodo delle primarie, diventato ormai prassi per il Partito democratico e il centrosinistra, ma in corso di sperimentazione pure nel Popolo della libertà. E così mentre si stringono alleanze, con alchimie variabili e prove di coalizione più o meno inedite, si prova anche a rompere il muro della crescente disaffezione verso la politica, con l'arma del coinvolgimento nelle scelte, della partecipazione.
L’Aquila – Chiamata a rinnovare la sua amministrazione comunale a tre anni dal terremoto che l’ha devastata, l’Aquila si avvicina al voto con passo incerto e preoccupato. Solo la scorsa settimana Massimo Cialente, sindaco uscente del Pd, denunciava che “la ricostruzione è ferma e migliaia di persone sono ancora in assistenza”. E' chiaro dunque che un compito per nulla facile attende chi siederà per i prossimi cinque anni sulla poltrona di primo cittadino.
Cialente si ricandida, ma dovrà affrontare le primarie. A sfidarlo, sarà per Sinistra e libertà Vittorio Festuccia, ex Ds e primario di Medicina generale, che accusa Cialente di non aver “saputo rispondere ai requisiti base per rilanciare la città”. Potrebbero invece correre da soli Idv e Prc, così come il Terzo polo. Mentre il Popolo della libertà sembra orientato a indire le primarie del centrodestra. Intanto arriva l’annuncio della candidatura di Ettore Di Cesare, imprenditore delle nuove tecnologie e fondatore di Openpolis, per il movimento civico ‘Appello per l’Aquila’.
Genova – Si conosceranno il 12 febbraio gli aspiranti sindaci di Genova di Pdl e Pd. Quella domenica infatti il partito di Berlusconi annuncerà il proprio candidato durante il congresso del partito, nelle stesse ore in cui i democrat affideranno la scelta ai loro elettori, attraverso le primarie di coalizione. Una sfida quasi tutta al femminile, quella del centrosinistra, che vede favorite il sindaco uscente Marta Vincenzi e la senatrice Pd Roberta Pinotti, in una sfida senza esclusione di colpi.
Catanzaro – Si vota anche nel capoluogo calabro. E no, non è un abbaglio. Perché la città torna alle urne dopo solo un anno: Michele Traversa, sindaco eletto a maggio 2011 con oltre il 60% dei voti, ha infatti optato per la carica di deputato Pdl e si è dimesso a dicembre, dopo sette mesi di mandato.
Il Pdl cerca adesso un nuovo candidato. Ma non è detto che sia confermata l’alleanza con l’Udc, “deluso e amareggiato” (parole di Lorenzo Cesa) dalla scelta di Traversa e orientato a radicare il Terzo polo a Catanzaro.
Quanto al centrosinistra, in tanti chiedono sia ricandidato il giovane Salvatore Scalzo, l’anno scorso perdente. Ma il Pd deve ancora sciogliere la riserva.
Verona – Circa 5mila veronesi il 4 dicembre hanno potuto scegliere per la prima volta con le primarie il loro candidato sindaco di centrosinistra: è Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto. Ma resta ardua per democrat e alleati battere l’uomo che ha governato la città negli ultimi 5 anni, il leghista Flavio Tosi.
Di aiuto allo sfidante potrebbero essere però le difficoltà interne al centrodestra. Da un lato, infatti, qualcuno nel Carroccio mal digerisce che Tosi si presenti alle urne con una sua lista, alleata con la Lega. Dall’altro lato, lo stesso sindaco uscente non nasconde il suo desiderio di tagliare fuori dall’alleanza il Pdl, dopo che i destini dei due partiti si sono separati a Roma. Da parte sua, il segretario pidiellino Angelino Alfano afferma la volontà di sostenere Tosi a Verona. Ma, conscio delle "difficoltà", aggiunge: “Se si dovesse rompere l’alleanza, cercheremo nuovi rapporti, anche nel Terzo polo”. Le prossime settimane saranno dunque decisive.
Parma e Piacenza – Non molti i Comuni al voto in Emilia Romagna. Tra di essi, però, due capoluoghi di provincia: Piacenza (il 5 febbraio sono in programma le primarie del centrosinistra, primarie si preannunciano anche per il Pdl, mentre la Lega potrebbe andar da sola) e Parma.
E’ quest’ultima la sfida più attesa: Parma esce da un anno nero di tangenti e scandali, che hanno coinvolto funzionari comunali e politici e costretto il sindaco di centrodestra Pietro Vignali, assediato dalle proteste dei cittadini, a dare le dimissioni. E così adesso il Pdl prova a ripartire dal congresso in programma il 4 febbraio. Mentre il centrosinistra terrà le sue primarie il 29 gennaio, con cinque candidati, tra i quali Vincenzo Bernazzoli (Pd), presidente della provincia di Parma. Hanno già scelto il loro nome invece i grillini del Movimento 5 Stelle, molto radicati in Emilia Romagna.
Le siciliane – Insieme a Palermo, vanno al voto in Sicilia anche Trapani e Agrigento. Ma è a Palermo che la posta in gioco è più alta: il Pd cercherà di strappare al Pdl l'unica grande città, oltre a Roma, ancora nelle sue mani.
Entrambi i partiti sceglieranno i rispettivi candidati sindaco con le primarie. A fine febbraio, ha annunciato il segretario Angelino Alfano, si terranno quelle pidielline. Che rischiano di cadere lo stesso giorno delle primarie del centrosinistra, in programma il 26 febbraio (alle quali però l'Idv minaccia di non partecipare).
Le pugliesi – Brindisi, Lecce, Taranto e Trani sono i quattro capoluoghi pugliesi al voto nel 2012. A Lecce, in particolare, le primarie del centrosinistra di domenica scorsa hanno definito la sfida elettorale: Loredana Capone, esponente del Pd e vicepresidente della giunta regionale della Puglia, ha vinto le primarie del centrosinistra (smentito il timore di un inquinamento del voto da parte di elettori di destra). Capone sfiderà il sindaco uscente del centrodestra Paolo Perrone.
Le laziali – L’esperimento primarie nelle grandi città per il Popolo della libertà inizia da Frosinone, dove il 29 gennaio nei sei seggi allestiti si sfideranno cinque aspiranti sindaci. Il Pd, insieme all’Udc, ricandida invece il primo cittadino uscente, Michele Marini.
A Rieti, intanto, già si parla di ‘effetto Pisapia’ per la vittoria alle primarie del centrosinistra del 22 gennaio, del candidato vendoliano Simone Petrangeli (36 anni), contro i più quotati Annamaria Massimi (Pd) e Francesco Simeoni, segretario uscente della Cisl regionale. Non ancora ufficializzato il candidato del centrodestra, attualmente al governo della città.
Gli altri capoluoghi di provincia – Devono rinnovare i sindaci anche Belluno in Veneto, Gorizia in Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Asti e Cuneo in Piemonte, Monza (dove lo scorso fine settimana si sono svolte le primarie del Pd) e Como in Lombardia, La Spezia in Liguria.
Trenta i Comuni al voto in Toscana nel 2012, tra cui i due capoluoghi Lucca e Pistoia. Devono scegliere il sindaco anche i molisani di Isernia. E in Sardegna urne in allestimento a Oristano e Lanusei (capoluogo con Tortolì della provincia dell’Ogliastra).
Genova, il centrosinistra cerca il candidato sindaco
Palermo: via Cammarata, i partiti già si preparano al voto
Maroni: "Alle elezioni la Lega vincerà anche da sola"
Bossi a Berlusconi: "Fai cadere questo governo"
di Serenella Mattera
La data del voto non è ancora fissata. Ma l’orizzonte è vicino: la prossima primavera. Perciò il vento elettorale già soffia in circa un migliaio di comuni italiani, chiamati a rinnovare sindaco e giunta. Tra questi, quattro capoluoghi di Regione: Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. E in tutto 28 capoluoghi di provincia, da Nord a Sud della Penisola.
E’ adesso il momento di individuare i nomi, scegliere i candidati. Con decisioni delle segreterie dei partiti, certo. Ma sempre più spesso anche con il metodo delle primarie, diventato ormai prassi per il Partito democratico e il centrosinistra, ma in corso di sperimentazione pure nel Popolo della libertà. E così mentre si stringono alleanze, con alchimie variabili e prove di coalizione più o meno inedite, si prova anche a rompere il muro della crescente disaffezione verso la politica, con l'arma del coinvolgimento nelle scelte, della partecipazione.
L’Aquila – Chiamata a rinnovare la sua amministrazione comunale a tre anni dal terremoto che l’ha devastata, l’Aquila si avvicina al voto con passo incerto e preoccupato. Solo la scorsa settimana Massimo Cialente, sindaco uscente del Pd, denunciava che “la ricostruzione è ferma e migliaia di persone sono ancora in assistenza”. E' chiaro dunque che un compito per nulla facile attende chi siederà per i prossimi cinque anni sulla poltrona di primo cittadino.
Cialente si ricandida, ma dovrà affrontare le primarie. A sfidarlo, sarà per Sinistra e libertà Vittorio Festuccia, ex Ds e primario di Medicina generale, che accusa Cialente di non aver “saputo rispondere ai requisiti base per rilanciare la città”. Potrebbero invece correre da soli Idv e Prc, così come il Terzo polo. Mentre il Popolo della libertà sembra orientato a indire le primarie del centrodestra. Intanto arriva l’annuncio della candidatura di Ettore Di Cesare, imprenditore delle nuove tecnologie e fondatore di Openpolis, per il movimento civico ‘Appello per l’Aquila’.
Genova – Si conosceranno il 12 febbraio gli aspiranti sindaci di Genova di Pdl e Pd. Quella domenica infatti il partito di Berlusconi annuncerà il proprio candidato durante il congresso del partito, nelle stesse ore in cui i democrat affideranno la scelta ai loro elettori, attraverso le primarie di coalizione. Una sfida quasi tutta al femminile, quella del centrosinistra, che vede favorite il sindaco uscente Marta Vincenzi e la senatrice Pd Roberta Pinotti, in una sfida senza esclusione di colpi.
Catanzaro – Si vota anche nel capoluogo calabro. E no, non è un abbaglio. Perché la città torna alle urne dopo solo un anno: Michele Traversa, sindaco eletto a maggio 2011 con oltre il 60% dei voti, ha infatti optato per la carica di deputato Pdl e si è dimesso a dicembre, dopo sette mesi di mandato.
Il Pdl cerca adesso un nuovo candidato. Ma non è detto che sia confermata l’alleanza con l’Udc, “deluso e amareggiato” (parole di Lorenzo Cesa) dalla scelta di Traversa e orientato a radicare il Terzo polo a Catanzaro.
Quanto al centrosinistra, in tanti chiedono sia ricandidato il giovane Salvatore Scalzo, l’anno scorso perdente. Ma il Pd deve ancora sciogliere la riserva.
Verona – Circa 5mila veronesi il 4 dicembre hanno potuto scegliere per la prima volta con le primarie il loro candidato sindaco di centrosinistra: è Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto. Ma resta ardua per democrat e alleati battere l’uomo che ha governato la città negli ultimi 5 anni, il leghista Flavio Tosi.
Di aiuto allo sfidante potrebbero essere però le difficoltà interne al centrodestra. Da un lato, infatti, qualcuno nel Carroccio mal digerisce che Tosi si presenti alle urne con una sua lista, alleata con la Lega. Dall’altro lato, lo stesso sindaco uscente non nasconde il suo desiderio di tagliare fuori dall’alleanza il Pdl, dopo che i destini dei due partiti si sono separati a Roma. Da parte sua, il segretario pidiellino Angelino Alfano afferma la volontà di sostenere Tosi a Verona. Ma, conscio delle "difficoltà", aggiunge: “Se si dovesse rompere l’alleanza, cercheremo nuovi rapporti, anche nel Terzo polo”. Le prossime settimane saranno dunque decisive.
Parma e Piacenza – Non molti i Comuni al voto in Emilia Romagna. Tra di essi, però, due capoluoghi di provincia: Piacenza (il 5 febbraio sono in programma le primarie del centrosinistra, primarie si preannunciano anche per il Pdl, mentre la Lega potrebbe andar da sola) e Parma.
E’ quest’ultima la sfida più attesa: Parma esce da un anno nero di tangenti e scandali, che hanno coinvolto funzionari comunali e politici e costretto il sindaco di centrodestra Pietro Vignali, assediato dalle proteste dei cittadini, a dare le dimissioni. E così adesso il Pdl prova a ripartire dal congresso in programma il 4 febbraio. Mentre il centrosinistra terrà le sue primarie il 29 gennaio, con cinque candidati, tra i quali Vincenzo Bernazzoli (Pd), presidente della provincia di Parma. Hanno già scelto il loro nome invece i grillini del Movimento 5 Stelle, molto radicati in Emilia Romagna.
Le siciliane – Insieme a Palermo, vanno al voto in Sicilia anche Trapani e Agrigento. Ma è a Palermo che la posta in gioco è più alta: il Pd cercherà di strappare al Pdl l'unica grande città, oltre a Roma, ancora nelle sue mani.
Entrambi i partiti sceglieranno i rispettivi candidati sindaco con le primarie. A fine febbraio, ha annunciato il segretario Angelino Alfano, si terranno quelle pidielline. Che rischiano di cadere lo stesso giorno delle primarie del centrosinistra, in programma il 26 febbraio (alle quali però l'Idv minaccia di non partecipare).
Le pugliesi – Brindisi, Lecce, Taranto e Trani sono i quattro capoluoghi pugliesi al voto nel 2012. A Lecce, in particolare, le primarie del centrosinistra di domenica scorsa hanno definito la sfida elettorale: Loredana Capone, esponente del Pd e vicepresidente della giunta regionale della Puglia, ha vinto le primarie del centrosinistra (smentito il timore di un inquinamento del voto da parte di elettori di destra). Capone sfiderà il sindaco uscente del centrodestra Paolo Perrone.
Le laziali – L’esperimento primarie nelle grandi città per il Popolo della libertà inizia da Frosinone, dove il 29 gennaio nei sei seggi allestiti si sfideranno cinque aspiranti sindaci. Il Pd, insieme all’Udc, ricandida invece il primo cittadino uscente, Michele Marini.
A Rieti, intanto, già si parla di ‘effetto Pisapia’ per la vittoria alle primarie del centrosinistra del 22 gennaio, del candidato vendoliano Simone Petrangeli (36 anni), contro i più quotati Annamaria Massimi (Pd) e Francesco Simeoni, segretario uscente della Cisl regionale. Non ancora ufficializzato il candidato del centrodestra, attualmente al governo della città.
Gli altri capoluoghi di provincia – Devono rinnovare i sindaci anche Belluno in Veneto, Gorizia in Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Asti e Cuneo in Piemonte, Monza (dove lo scorso fine settimana si sono svolte le primarie del Pd) e Como in Lombardia, La Spezia in Liguria.
Trenta i Comuni al voto in Toscana nel 2012, tra cui i due capoluoghi Lucca e Pistoia. Devono scegliere il sindaco anche i molisani di Isernia. E in Sardegna urne in allestimento a Oristano e Lanusei (capoluogo con Tortolì della provincia dell’Ogliastra).