Dopo il faccia a faccia dei giorni scorsi con Camusso, continuano i vertici al ministero del Lavoro. Tanti i temi in ballo: dagli ammortizzatori sociali, al contratto unico. "Non abbiamo parlato dell'articolo 18", ha spiegato il leader della Cisl. VIDEO
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Il governo non scopre le carte sul mercato del lavoro: dopo l'incontro dei giorni scorsi con il segretario della Cgil, Susanna Camusso, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero ha proseguito il suo giro di ricognizione con i rappresentanti delle parti sociali incontrando i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti ma si è limitata ad ascoltare la posizione dei rappresentanti sindacali sui principali temi sul tavolo.
La tornata di incontri proseguirà il 10 gennaio con l'Ugl e l'11 con Confindustria per concludersi venerdì 13 con i rappresentanti di Rete imprese.
"Non si è parlato di ciò che divide - ha detto il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni uscendo dall'incontro e riferendosi all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori - Cercare cose che dividono non serve né a noi né al governo. Abbiamo parlato di strumenti che già esistono - ha detto ancora - e che devono essere magari rafforzati".
Al termine degli incontri bilaterali il governo dovrebbe mettere a punto le sue proposte da presentare a un tavolo con tutte le parti sociali che potrebbe tenersi già la prossima settimana.
I temi restano quelli del "disboscamento" della giungla contrattuale con la riduzione delle tipologie contrattuali, della flessibilità del sistema, dell'inclusione nel tentativo di rendere il più possibile omogenee le tutele dei lavoratori. Una prima semplificazione potrebbe arrivare già con il Consiglio dei ministri della prossima settimana.
Uno dei temi principali resta quello della riforma degli ammortizzatori sociali con la richiesta del sindacato di estenderli anche a coloro che non li hanno come i lavoratori atipici.
Ma sugli ammortizzatori potrebbe complicarsi il confronto nel caso si vada a modificare il sistema della cassa integrazione (istituto che non ha omologhi per possibile durata in Europa). "La cassa integrazione va ripensata non cancellata - ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - e va esteso un sussidio di disoccupazione". "Non è vero - ha detto ancora Camusso - che il sindacato ha posto sempre veti rispetto ad accordi sul lavoro. Si usano troppe parole a vanvera. Se la soluzione sono i licenziamenti è chiaro che non siamo d'accordo".
A breve comunque dovrebbe essere fissato un incontro tra i tre sindacati per mettere a punto una posizione comune.
"E' assolutamente necessaria e utile - ha detto il leader Uil, Luigi Angeletti - una riunione tra noi tre per definire una posizione". Il ministro - secondo quanto ha riferito Angeletti - ha detto di avere "opinioni ma non una ricetta, una soluzione da presentare" e che non c'è "un piano chiuso in un cassetto. Abbiamo delle idee - avrebbe detto il ministro sempre secondo quanto riferito - ma siamo convinti che le soluzioni saranno trovate attraverso un confronto, che da noi non può che essere apprezzato".
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Il governo non scopre le carte sul mercato del lavoro: dopo l'incontro dei giorni scorsi con il segretario della Cgil, Susanna Camusso, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero ha proseguito il suo giro di ricognizione con i rappresentanti delle parti sociali incontrando i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti ma si è limitata ad ascoltare la posizione dei rappresentanti sindacali sui principali temi sul tavolo.
La tornata di incontri proseguirà il 10 gennaio con l'Ugl e l'11 con Confindustria per concludersi venerdì 13 con i rappresentanti di Rete imprese.
"Non si è parlato di ciò che divide - ha detto il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni uscendo dall'incontro e riferendosi all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori - Cercare cose che dividono non serve né a noi né al governo. Abbiamo parlato di strumenti che già esistono - ha detto ancora - e che devono essere magari rafforzati".
Al termine degli incontri bilaterali il governo dovrebbe mettere a punto le sue proposte da presentare a un tavolo con tutte le parti sociali che potrebbe tenersi già la prossima settimana.
I temi restano quelli del "disboscamento" della giungla contrattuale con la riduzione delle tipologie contrattuali, della flessibilità del sistema, dell'inclusione nel tentativo di rendere il più possibile omogenee le tutele dei lavoratori. Una prima semplificazione potrebbe arrivare già con il Consiglio dei ministri della prossima settimana.
Uno dei temi principali resta quello della riforma degli ammortizzatori sociali con la richiesta del sindacato di estenderli anche a coloro che non li hanno come i lavoratori atipici.
Ma sugli ammortizzatori potrebbe complicarsi il confronto nel caso si vada a modificare il sistema della cassa integrazione (istituto che non ha omologhi per possibile durata in Europa). "La cassa integrazione va ripensata non cancellata - ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - e va esteso un sussidio di disoccupazione". "Non è vero - ha detto ancora Camusso - che il sindacato ha posto sempre veti rispetto ad accordi sul lavoro. Si usano troppe parole a vanvera. Se la soluzione sono i licenziamenti è chiaro che non siamo d'accordo".
A breve comunque dovrebbe essere fissato un incontro tra i tre sindacati per mettere a punto una posizione comune.
"E' assolutamente necessaria e utile - ha detto il leader Uil, Luigi Angeletti - una riunione tra noi tre per definire una posizione". Il ministro - secondo quanto ha riferito Angeletti - ha detto di avere "opinioni ma non una ricetta, una soluzione da presentare" e che non c'è "un piano chiuso in un cassetto. Abbiamo delle idee - avrebbe detto il ministro sempre secondo quanto riferito - ma siamo convinti che le soluzioni saranno trovate attraverso un confronto, che da noi non può che essere apprezzato".