Cicchitto avverte l'esecutivo: "Pensi alle questioni economiche non a operazioni politiche", Gasparri denuncia "l'iperattivismo di alcuni ministri". Calderoli: "Manovra killer votata anche da Berlusconi". Casini ai partiti: "Politica surreale". VIDEO
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Mentre il governo Monti si prepara ad affrontare la cosiddetta fase due che, dopo i tagli della manovra, dovrebbe incentivare la crescita economica, dal Pdl, che pure sostiene l'esecutivo in parlamento, arrivano nuovi distinguo. E il Carroccio, all'opposizione, usa toni sempre più duri verso l'attuale maggioranza.
Cicchitto: "No a operazioni politiche" - "Siamo fra coloro che ritengono tuttora la situazione economica internazionale e interna assai seria, per cui il governo Monti deve portare avanti la sua missione derivante dall'emergenza, evidentemente a tre condizioni – dice il capogruppo alla Camera Cicchitto in una nota - che dopo una durissima manovra che ha forti elementi restrittivi seguano consistenti operazioni funzionali alla crescita, che i processi di liberalizzazione e di privatizzazioni non si risolvano in piccole operazioni punitive ma riguardino una serie di grandi e impegnative questioni (trasporti ferroviari, energia, autostrade, poste, acqua, aziende e servizi pubblici locali, la vendita di partecipazioni mobiliari non strategiche e di larga parte del patrimonio immobiliare), che nessun ministro usi il governo per montare o smontare operazioni e schieramenti politici".
Gasparri: "Ministri iperattivi" - Una sorta di avvertimento ai ministri arriva anche dal presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri, secondo cui "l'iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e sconsigliabili". "Sosteniamo il governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza dei partiti politici" afferma Gasparri, per poi aggiungere: "Il governo si limiti ai compiti per il quale è nato e per i quali ha ottenuto la fiducia. Alcuni protagonismi possono causare solo danni. E non ci riferiamo, ovviamente, al presidente Monti".
Gli affondi dal Pdl arrivano il giorno dopo che l'ex premier Berlusconi ha detto di essere "sempre in pista, anche per il futuro" e ha paventato il rischio "recessione", a proposito della manovra.
Calderoli: "Berlusconi complice di Monti" - Ma le nuove stoccate nei confronti dell'esecutivo non servono a rinsaldare i rapporti con la Lega. "Monti vada in vacanza e rinunci ad ogni ulteriore Consiglio dei Ministri, visto che dopo ogni seduta del Cdm il Paese sprofonda sempre di più verso il disastro" è l'affondo del coordinatore delle segreterie del Carroccio, Roberto Calderoli, che invoca anche "un tribunale del popolo" per giudicare "questo governo che ha ridotto in miseria i cittadini". Mail Carroccio ne ha anche per il Cavaliere: "Berlusconi predica bene, considerato il suo giudizio critico sulla manovra, ma razzola male, perché questa manovra killer l'ha votata lui e quindi è un complice di Bersani, Casini e Monti".
Casini: "Politica surreale" - E proprio il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, dal canto suo, "rimprovera" i partiti per il loro atteggiamento: "E' surreale - afferma - come la politica si comporti nei confronti del governo Monti. Leggendo i giornali, sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci".
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