Manovra, Monti: "Non pagheranno i soliti noti". VIDEO

Politica
Il premier Mario Monti

Il premier illustra le novità alle commissioni Bilancio e Finanza della Camera: "Testo migliorato e più equo. La patrimoniale? Se fatta ora ci sarebbe stata una fuga dei capitali". Sui rapporti in Europa: "L’Italia sta perdendo quote di sovranità"

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La manovra cambia ancora (GUARDA COME), recepisce le nuove modifiche, approda mercoledì 14 alle 10 in Aula alla Camera e Mario Monti la difende così: "Con il decreto 'salva Italia' non ho usato termini retorici. Questa è la realtà". Sono le prime parole con cui il presidente del Consiglio ha iniziato il suo intervento alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove martedì 13 dicembre è proseguito per tutto il giorno l'esame degli emendamenti della manovra.
Monti ha assicurato che "non saranno i soliti noti a pagare" (VIDEO) ma ha precisato che il governo non vuole un fisco "repressivo", il fisco sarà "amico" e favorirà l'adesione "spontanea" alle norme. Per una patrimoniale sulle ricchezze familiari servirebbero "due anni di lavoro", ha aggiunto dicendo anche che se il governo l'avesse fatta ora, "avremmo abbaiato ma non morso" e ci sarebbe stata una fuga di capitali.
Il blocco delle indennità per le pensioni invece "non riguarderà la maggior parte dei pensionati e sarà compensato dalla tassazione sullo scudo".
A proposito "ci sarà una tassa sui capitali scudati e sarà il prezzo per proseguire l'anonimato".

La seconda e la terza parte dell'intervento di Monti (in alto la prima):




Interventi per la famiglia - Un ulteriore elemento di equità della manovra è la mancata riduzione delle agevolazioni alle famiglie e risparmi certi con l'aumento dell'Iva. Si potrà così rivedere il sistema delle deduzioni per un più efficace intervento fiscale nei confronti della famiglia".

Tassa sulla casa
- La tassa sul patrimonio immobiliare "esiste in tutti i paesi d'Europa: segnalo che l'Imu elaborata da un prezioso lavoro di questo Parlamento ha caratteristiche di maggiore equità rispetto alla vecchia Ici", dice Monti, spiegando che "un patrimonio immobiliare di imprese e famiglie valutato, sulla base delle rendite catastali non rivalutate, in 1.330 miliardi di euro produce una tassazione di oltre 10 miliardi di cui solo 2,4 sulla prima casa, con una sensibile riduzione rispetto ai vecchi 3,2 miliardi della vecchia Ici".

L’Italia sta perdendo quota di sovranità - “L'Italia sta perdendo la sua quota di sovranità deliberatamente come tutti gli altri Paesi europei. L'Italia in più ha perso la sovranità con qualche quota di troppo perché si è messa in una posizione di debolezza rispetto agli altri Paesi Europei". Così, di fronte alla Commissione Bilancio e Finanze della Camera, il premier Mario Monti, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla posizione dell'Italia alla luce del nuovo patto di bilancio Europeo. "Se fossi stato nel Governo - ha sottolineato - non sarei stato lieto di vedere un comunicato del Presidente francese che ci diceva cosa dovevamo fare. Non sarei stato lieto di ricevere una lettera firmata dai banchieri centrali", con riferimento alla missiva inviata nell'estate al vecchio esecutivo dall'allora governatore della Bce, Jean Claude Trichet, e da quello entrante, Mario Draghi.

Le indiscrezioni emerse martedì - Novità su casa, pensioni e conti correnti. Sono questi i principali aggiustamenti apportati alla manovra economica dal governo. Previsto uno sconto sull'Imu per le famiglie con i figli: la detrazione è di euro 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché “dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale”. L'importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non potrà superare l'importo massimo di euro 400.
Ha creato invece qualche scompiglio l'emendamento che contiene un'imposta di bollo di 34 euro sui conti correnti (100 euro se non si tratta di persone fisiche). Il governo però ha precisato che l'imposta di 34 euro in realtà esiste già e che l'aumento sarà solo per i conti correnti delle imprese.
Per quanto riguarda invece le pensioni Elsa Fornero ha proposto "un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200mila euro". Secondo le ultime indiscrezioni però il prelievo potrebbe essere del 15%.
E' bagarre invece sulle liberalizzazioni: salvi i tassisti, sono in fermento invece le farmacie, che si dichiarano pronte allo sciopero. Le liberalizzazioni scatteranno dal 1° gennaio.

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