Prosegue il percorso della manovra alla Camera. Oggi i nuovi emendamenti: potrebbe essere ammorbidita la tassa sulla prima casa. Il premier Mario Monti riferisce in Aula alle 14. E dopo lo sciopero di lunedì 12 i sindacati promettono azioni più forti
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(in fondo tutti i video sulla crisi)
Le modifiche sulla perequazione delle pensioni (salterebbe solo oltre 2 volte il minimo), l'Imu "ammorbidità" in relazione a redditi e carichi familiari, le Province e forse i tagli ai parlamentari. Sono i tre nodi che la Camera affronta martedì 13 dicembre alla Camera.
I relatori nelle Commissioni Bilancio e Finanze e il Governo, dopo una giornata d'attesa, lunedì 12, rinfocolata anche dalle dichiarazioni del ministro del Lavoro Elsa Fornero (le novità sulle pensioni "stanno arrivando") si sono presi una nottata di riflessione e di lavoro per mettere a punto le proposte e depositarle in mattinata alle Commissioni. Ma intanto un aiuto arriva per le aziende in crisi: via libera ad un emendamento che allunga di 72 mesi la possibilità di pagare le rate a Equitalia. Slitterebbero dal 2012 al 2013 invece alcune norme sulle liberalizzazioni, tranne quelle sulle farmacie.
Il calendario è serrato: esame dei provvedimenti accantonati e dei sub-emendamenti fino alle 14, ora intorno alla quale è atteso in aula il premier, Mario Monti. Poi l'ok arriverebbe per le 16 per consegnare la manovra e le modifiche all'aula di Montecitorio per mercoledì alle 10. Il via libera della Camera arriverebbe così in settimana (con probabile fiducia) per consegnare poi la manovra al Senato da lunedì prossimo per la conversione definitiva a ridosso di Natale.
Intanto, sempre alle 14 di martedì 13 dicembre, Pier Luigi Bersani incontrerà incontrerà i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Al centro del vertice i provvedimenti del governo Monti. Dal Pd nel frattempo arriva la dura presa di posizione di Stefano Fassina, responsabile Lavoro ed Economia della segreteria del partito: "Nella manovra resta ancora la brutalità dell'intervento sulle pensioni di anzianità. Va corretto", dice in un'intervista al Manifesto (GUARDA LA RASSEGNA STAMPA)
Proprio il no alla manovra ha compattato i sindacati che lunedì 12 sono scesi in piazza per la prima volta tutti insieme (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) per chiedere al Governo cambiamenti in particolare sulle pensioni e sull'Ici. Iniziative ancora più forti potrebbero essere messe in campo qualora il governo decidesse di tirare dritto e di non fare modifiche a un provvedimento che, come ha sintetizzato il leader della Cgil, Susanna Camusso "fa male al Paese e ai lavoratori" (L'INTERVISTA A SKYTG24).
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