Ingroia al congresso del Pdci: scoppia la polemica

Politica

"Sono un partigiano della Costituzione" ha detto il magistrato nel corso del suo intervento. Gasparri: "Parole inquietanti". No comment dal ministro della Giustizia Nitto Palma. VIDEO

Bufera sul magistrato Antonio Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, che ha partecipato al sesto congresso del Pdci di Antonio Diliberto a Rimini. "Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni (e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo è) - ha detto Ingroia nel corso del suo intervento - ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano. Partigiano non solo perché sono socio onorario dell'Anpi, ma sopratutto perché sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgere, so da che parte stare". "Ho accettato l'invito di Oliviero Diliberto pur prevedendo le polemiche che potrebbero investirmi per il solo fatto di essere qui - ha detto inoltre - ma io ho giurato sulla Costituzione democratica, la difendo e sempre la difenderò anche a costo di essere investito dalle polemiche". 

Polemiche che infatti non si sono fatte attendere. "Ringraziamo il dottor Ingroia per la sua chiarezza. Sappiamo che le vicende più delicate riguardanti i rapporti tra mafia e politica stanno a Palermo nelle mani di pm contrassegnati dalla massima imparzialità” ho commentato ironicamente il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. "Sono gravi e inquietanti le parole di Ingroia che confermano l'animo militante di alcuni settori della magistratura" il commento del presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri.
Nessun commento invece dal ministro della Giustizia Nitto Palma che però, in occasione del suo intervento al Csm del 3 ottobre scorso, aveva invitato i magistrati ad "evitare esternazioni".

Il segretario del Pdci Diliberto difende il magistrato: "Sosterremo sempre - ha detto - la battaglia dei giudici in prima fila e ancora una volta ringrazio Antonio Ingroia anche per il suo coraggio, poiché sicuramente era ben conscio che la sua partecipazione ad un libero congresso qual era il nostro, ancorché sacrosanta, avrebbe suscitato le schiumanti reazioni di chi odia i liberi congressi".

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