Il ministro risponde alle polemiche dopo le misure annunciate dal governo all’Ue: "Vogliamo favorire la propensione all’assunzione e lo sviluppo delle imprese". Camusso (Cgil): "Per la prima volta abbiamo un ministro del Lavoro che è contro i lavoratori"
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"E' assolutamente falso parlare di licenziamenti facili. Abbiamo aderito alla raccomandazione inviataci del Consiglio Ue nel luglio scorso". Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, spiega le misure presentate nella lettera inviata dal governo all’Unione Europea e che in Italia hanno immediatamente scatenato polemiche e che anche i telespettatori di SkyTG24, rispondendo alla domanda del giorno, sembrano bocciare.
"Il nostro obiettivo - ha proseguito Sacconi - è di favorire la propensione all'assunzione e lo sviluppo delle imprese. Scoraggeremo forme improprie di precarietà, restringendo le modalità di impiego delle collaborazioni a progetto e dei tirocini, e contemporaneamente snelliremo le procedure di licenziamento per ragioni economiche".
Non mancano le frecciatine all’opposizione: "Chi è in buona fede vuole capire chi è in malafede a priori dice di no. Pd e Cgil come al solito muovendosi in sincronia dicono di no dimostrando di essere inadatti a governare in questo tempo di grandi cambiamenti".
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, replica secco: "Per la prima volta nella storia della Repubblica abbiamo un ministro del Lavoro che è contro i lavoratori". I sindacati sono pronti allo sciopero generale.
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