Lettera Ue, Bossi: "Tremonti si è defilato"

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Raggiunto l'accordo al vertice straordinario di Bruxelles per far fronte alla crisi. Berlusconi: "L'Italia manterrà i suoi impegni". Bersani: "Il premier venga in Aula"

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Accordo raggiunto; Bruxelles soddisfatta; nessuna crisi di governo. "Si vota quando sarà il momento, non è adesso, ora si va avanti" ha dichiarato il leader della Lega Umberto Bossi.
La maggioranza si ricompatta e tira il fiato dopo l'apprezzamento dei vertici europei che hanno recepito la lettera di intenti frutto dell'intesa Pdl-Lega.
Sul piede di guerra, invece, l'opposizione e i sindacati. "Berlusconi spieghi in Aula come rispetterà i tempi" ha dichiarato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani; "Misure da incubo" ha commentato il segretario generale del sindacato, Susanna Camusso (GUARDA IL VIDEO); "Siamo pronti ha scioperare" ha affermato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Accordo per salvare l'euro - Nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre, è stato raggiunto l'accordo al vertice straordinario di Bruxelles per far fronte alla crisi economica. Il fondo salva stati verrà innalzato a mille miliardi di euro.
"Dalla Ue è venuto un giudizio positivo, ci siamo impegnati, mica potevamo spaccare l'Europa" ha detto Umberto Bossi, in partenza dall'aeroporto di Ciampino. "Ci siamo riuniti per fare questa lettera" ha aggiunto il Senatur, che ha poi rivendicato il fatto che "Tremonti si è defilato. Sono suo amico ma  Berlusconi ha i voti per fare il federalismo e questo non l'ho  dimenticato". Infine, Bossi ha ribadito la soddisfazione per il capitolo  pensioni: "Non è cambiato niente. Una nostra vittoria? E' una  vittoria della giustizia, sono soddisfatto". (GUARDA LA SCHEDA).

Berlusconi: "L'Italia manterrà i suoi impegni" -
Incassato il via libera dall'Europa al piano di riforme, dopo un braccio di ferro con l'alleato Lega Nord, Silvio Berlusconi si appella alle opposizioni per chiedere aiuto al governo a far passare i disegni di legge in Parlamento.
"Ci auguriamo che l'opposizione voglia uscire dai panni stretti che ha finora indossato nel dire sempre no e nell'essere sempre contro, e voglia con noi partecipare all'approvazione di queste misure che sono richieste dall'Europa", ha detto il presidente del Consiglio.
"Non sono misure che riguardano questa o quella parte. Sono misure che riguardano l'interesse dell'Italia".

Barroso: "L'Italia attui pienamente gli impegni" - I leader europei prendono atto con soddisfazione dei nuovi impegni presi da Roma per rendere più facili i licenziamenti e innalzare l'età di pensionamento e chiedono un calendario per le nuove misure.
"E' imperativo che l'Italia attui pienamente questi impegni seguendo un calendario chiaro e coerente", ha ammonito il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso. (GUARDA IL VIDEO).
"Abbiamo fornito date entro le quali intendiamo realizzare ogni singola misura - ha risposto Berlusconi - Successivamente forniremo un elenco completo delle date in cui prevediamo che il nostro parlamento possa attuare queste riforme".

L'opposizione: Berlusconi venga in Aula - Intanto, mentre i sindacati minacciano di scendere in piazza contro i provvedimenti in materia di pensioni, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è tornato a chiedere al governo di presentare al parlamento il contenuto della lettera inviata all'Unione europea. Al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi "dico: forza, venga in Parlamento e spieghi e rispetti quel calendario". E ha aggiunto: "Ci faccia vedere cosa c'è di nuovo e come possa essere rispettata la tabella di marcia".

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