Referendum elettorale, "superato il milione di firme"

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"Un miracolo popolare" dice il comitato promotore contro il porcellum. Ora toccherà alla Corte di Cassazione controllare la regolarità della documentazione. Voto possibile in primavera. Napolitano: "Serve una nuova legge". FOTO E VIDEO

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Un milione di firme raggiunte. Anzi, di più. E' quanto dichiara il comitato promotore del referendum per abolire la legge elettorale. Un successo anticipato da Antonio Di Pietro, che nei giorni scorsi aveva già annunciato il superamento della soglia e che oggi è stato formalizzato con la consegna delle liste dei firmatari alla Corte di Cassazione.

Il primo obiettivo era già stato raggiunto negli ultimi giorni di settembre, ma i promotori avevano continuato a invitare a firmare, per garantirsi comunque una soglia di sicurezza. E ci sono riusciti. Gli italiani che hanno apposto il proprio nome sotto la richiesta di abolizione del porcellum sarebbero in tutto 1 milione e 210.406, ben oltre i 500 mila richiesti dalla Costituzione. Per portare le firme al Palazzaccio sono stati necessai tre furgoncini e 200 scatoloni.

Nel giorno della consegna delle firme è arrivato anche l'appello del presidente della Repubblica: "Serve una nuova legge", ha detto Napolitano in un intervento all'Università di Napoli. Mentre per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha auspicato che venga cambiata l'attuale legge, "non necessariamente" attraverso la celebrazione del referendum, ma piuttosto in Parlamento.

C'è soddisfazione tra i promotori dell'iniziativa: "E' stato - ha detto Arturo Parisi, uno dei primo sostenitori - un lavoro corale, anche se sono stati i cittadini a correre da noi per esprimere la loro rabbia e indignazione". Andrea Morrone, presidente del comitato per il referendum ha parlato di "fenomeno unico per il tempo occorso per raccogliere le firme, due mesi, e anche in relazione alle scarse  risorse umane e finanziarie a disposizione". "Siamo di fronte - ha aggiunto Morrone - ad un miracolo popolare, ad un grande contributo da parte degli italiani alle istituzioni". 

Soddisfatti anche i rappresentanti di Sinistra ecologia e  liberta' che hanno raccolto 150mila firme, per conto del comitato  organizzatore. "E' un successo del popolo -ha commentato Loredana De  Petris- che va al di là delle aspettative. Ai banchetti, in queste  settimane, la gente ci ha chiesto un cambiamento radicale". "I  cittadini -ha chiosato Gennaro Migliore- hanno certificato la loro  voglia di cambiamento e il bisogno di chiudere una stagione politica  catastrofica".

Alla Corte di Cassazione spetta ora controllare sia la regolarità delle firme che la legittimità nella formulazione dei quesiti. L'ok dal Palazzaccio dovrebbe arrivare entro il 12 dicembre. La palla quindi passerà alla Corte Costituzionale che ne dovrà controllare l'ammissibilità. E toccherà quindi al Capo dello Stato indire una data, tra il 15 aprile e il 15 giugno, per la consultazione elettorale. A patto che nel frattempo il Parlamento non decida di cambiare legge elettorale per propria iniziativa. O che non si vada a elezioni anticipate.

All'ipotesi di una riforma elettorale che anticipi la consultazione elettorale arriva un'apertura da Antonio Di Pietro. Che però poen tre condizioni: "La non candidabilità delle persone condannate e la decadenza se gli eletti vengono condannati durante il mandato parlamentare. In secondo luogo chiediamo venga imposta la non candidabilità delle  persone rinviate a giudizio e infine che venga disposta l'esclusività del mandato parlamentare, prevedendo l'impossibilità di assumere altri ruoli da parte di coloro che fanno i parlamentari".

L'intervista ad Arturo Parisi:


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