Bossi: "Voteremo la fiducia a Romano"

Politica
Giulio Tremonti e Umberto Bossi

Il leader del Carroccio rassicura la tenuta del governo. Ma poi torna ad attaccare l'Italia; "Chi espone il tricolore è un somaro". E ai giornalisti presenti: "Prima o poi piglierete una manica di botte"

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A margine di un comizio in provincia di Varese, Umberto Bossi ha parlato ad alcuni giornalisti che gli chiedevano se il voto di fiducia al ministro Saverio Romano non crei imbarazzo nel partito, Bossi ha risposto che "bisogna vedere se e' marciume o no. E' la sinistra che ha presentato una mozione di sfiducia al ministro per portar via un voto al governo". Dunque voterete per tenere compatto il governo? "Per tenere i numeri - si è limitato a rispondere - in democrazia contano i numeri che ti dà il popolo"

"Chi mette il tricolore è un somaro" - Bossi poi torna ai suoi classici slogan anti-italiani e definisce quelli che mettono "fuori i tricolori sono somari: quelli mangiano e bevono". Il Senatur, riferendosi alla crisi economica, ha affermato che "la verità è che costa troppo il Sud, mentre il povero Nord lavora e basta". E se con la manovra "finalmente inizierà a scendere il colossale debito pubblico", secondo il ministro delle Riforme "si può dire che la casa è salva, ma per noi lo sarà davvero quando saremo fuori dalle balle, perché siamo la vacca da mungere".

Attacchi alla stampa
- Bossi poi se l'è presa con i giornalisti, ai quali dal palco ha detto: "sappiatelo, noi passeremo e vinceremo nonostante voi e la Padania verrà". Nessun accenno questa volta alla parola secessione ne' da parte del Senatur, ne' da parte dei militanti che l'ascoltavano. Il leader del Carroccio ha poi minacciato i cronisti presenti: "Lo dico ai giornalisti: prima o dopo piglierete una mano di botte, non ci distruggerete con i vostri insulti".

Tremonti non è a rischio - A chi poi gli chiedeva se il posto di Tremonti fosse a rischio Bossi ha risposto: "Penso proprio di no". Tremonti "era in America", nel giorno del voto su Marco Milanese, ha aggiunto, "uno come lui deve andare in giro per il mondo a rassicurare i mercati". "Certo", ha osservato, "stavamo votando una cosa che in qualche modo è legata a lui e lui nemmeno viene .. Però capita a chi ha troppo da fare".

Misure per la crescita
- Il leader del Carroccio ha quindi annunciato che incontrerà probabilmente lunedì  Tremonti "per vedere insieme le leggi per lo sviluppo" da far seguire alla manovra per il pareggio di bilancio. Parlando a una festa della Lega Nord, il leader del Carroccio ha sostenuto che "c'è gente che non trova lavoro e non ha da mangiare e dunque dobbiamo correggere queste situazioni", dopo una manovra di sacrifici "che era inevitabile, perché l'Europa voleva i tagli".

La guerra in Libia
- Ma se su Tremonti Bossi sembra voler tranquilizzare il governo di Silvio Berlusconi, non altrettanto fa parlando di Libia. "Hanno detto che a settembre finiva la missione in Libia, a settembre è meglio che finisca" ha detto Bossi a chi gli ha chiesto se voterà a favore del rifinanziamento della missione italiana in Libia.

Riforma elettorale - Il leader della Lega non ha invece voluto commentare le aperture di Angelino Alfano a modifiche della legge elettorale. "Non so niente finché non vado a Roma", ha risposto ai giornalisti. "Certo la sinistra vuole una legge che la faccia vincere", ha aggiunto. A chi gli faceva notare che la proposta è del segretario del Pdl il leader della Lega ha risposto: "Dopo vediamo, noi le idee le abbiamo chiare".

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