Manovra, marcia indietro del governo sulle pensioni

Politica
Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti

Stralciata la misura decisa nel vertice di Arcore che escludeva la laurea e la leva militare dal calcolo dell'anzianità. L'Ue avverte l'Italia: "Servono più misure per la crescita". Bersani: "Governo incapace, si deve dimettere". Idv: "Siamo alla farsa"

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La manovra cambia ancora: il governo ha fatto retromarcia sulla norma che escludeva la laurea e la leva militare dal calcolo delle pensioni di anzianità. La decisione è stata presa da Pdl e Lega dopo le dure contestazioni giunte non solo dai sindacati ma anche da parte della maggioranza. Con il taglio della misura sulle pensioni, il problema è ora trovare le risorse compensative, considerando che, secondo i calcoli dei tecnici, già manca una cifra intorno ai 5 miliardi di euro. Intanto si fa sentire la Ue secondo la quale l'Italia dovrà tenere in maggior considerazione le misure per la crescita economica e rispettare comunque gli obiettivi su cui si è impegnata.

Pd e Idv: "Siamo alla farsa" - Dure le critiche del Pd alla gestione della crisi da parte della maggioranza. "Quello che sta avvenendo sulla manovra sfiora la farsa ma rimane comunque scandaloso. C'è da gioire per la cancellazione di una norma ingiusta e incostituzionale come quella sulle pensioni ma ora ci troviamo di fronte a una manovra che non esiste" commenta Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
Dello stesso tenore il commento dell'Idv. "Sulle pensioni - dice il capogruppo dell'Idv Donadi - il governo è passato dalla truffa alle comiche, alla farsa. L'accordo su una manovra pessima e ingiusta è durato lo spazio di una giornata. La cancellazione della norma truffaldina e incostituzionale sulle pensioni è un fatto positivo, ma non ci rallegriamo perchè sappiamo che sono talmente irresponsabili da essere capaci di tutto, persino di trovare norme ancora peggiori".
All'attacco anche Fli, con Itali Bocchino che denuncia: mancano "dai 5 ai 7 mld" e quindi si riaffaccia lo spettro di un condono edilizio.

Il ministro Romano: "Non mettiamo le mani in tasca agli italiani" - All'opposizione scatenata risponde il ministro per le politiche agricole Saverio Romano, che accusa: "Troppo spesso ci troviamo di fronte ad una opposizione contraddittoria. Da un lato chiede riforme strutturali e dall'altro lamenta e contesta qualsiasi intervento che vada concretamente in questa direzione, peraltro tenendo ben sempre presenti le esigenze dei cittadini"." La manovra, che certamente tiene conto dei saldi invariati, ha il pregio - secondo Romano - di non mettere la mani nelle tasche degli italiani. Ed è una risposta credibile rispetto al difficile quadro internazionale che stiamo attraversando".

La Ue: "Più misure per la crescita" - Dall'Unione Europea arriva intanto un avviso all'Italia. La manovra  dovrà tenere in maggior considerazione le misure per la crescita economica ha sottolineato il portavoce della Commissione europea Amadeu Altafaj Tardio, riferendosi agli ultimi sviluppi.  Nell'analizzare i contenuti della manovra italiana, ha continuato poi il portavoce, la Commissione europea dedicherà "particolare attenzione" alle "misure strutturali" destinate "ad agevolare e sostenere" la crescita per verificare che esse rispettino i "parametri" fissati nelle raccomandazioni rivolte dall'Ue all'Italia lo scorso giugno.

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