Crisi, Casini: "Noi ci siamo. Il governo si svegli”

Politica
Pierferdinando Casini al Tetro Comunale

Così il leader dell’Udc commenta l’incontro tra le opposizioni e le parti sociali. Bersani: “L’unica cosa che possiamo fare è dare un segnale di discontinuità politica”. L’Idv presenta una “contromanovra”

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“La riunione tra le opposizioni e le parti sociali ha un valore simbolico: l'opposizione c'è, le parti sociali ci sono, il governo speriamo ci sia e si svegli, si dia una mossa e non perda la pausa di agosto per assumere provvedimenti immediati". Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini commenta l'incontro che le opposizioni hanno avuto con imprese e sindacati. Un incontro avvenuto subito dopo quello tra il governo e le parti sociali in cui queste ultime hanno presentato all’esecutivo un piano contro la crisi. Casini ha poi spiegato il perché in questo momento il Terzo Polo non chiede le dimissioni di Berlusconi: "Certo c'è il timore che il governo non ce la faccia ma, dopo aver chiesto per tre anni le dimissioni e votato contro le fiducie al governo, pensiamo che bisogna smetterla con la litania delle dimissioni. Se c'è questo governo, almeno governi".

Un parere diverso da quello del Pd, che invece chiede a Berlusconi di fare un passo indietro. Richiesta ribadita anche durante l’incontro con le parti sociali. "L'unica cosa che possiamo fare immediatamente è dare un segnale di discontinuità politica. Il Pd ha le sue proposte e si mette a disposizione di qualsiasi cosa sia utile per il Paese" ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani. E ha aggiunto: "Se il Pd pensasse che fosse utile attaccare la ruota al carro lo faremmo, ma non è così e il governo sta dimostrando una responsabilità incredibile".

Al termine dell’incontro con le parti sociali, l’Idv ha annunciato di aver presentato delle contro-misure. "L'Idv ha proposto una sua 'contromanovra', chiediamo che sia immediatamente esaminata dal governo e dal Parlamento, altrimenti dal governo viene solo una manfrina" ha detto il leader del partito Antonio Di Pietro spiegando che il disegno di legge "contiene proposte concrete, speculari a quelle delle parti sociali, una contromanovra da 60 miliardi di euro in tre anni che elimina i costi della politica, le province e interviene sul rilancio del sistema produttivo. Con una lettera ai presidenti delle Camere, al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica abbiamo chiesto che sia calendarizzata immediatamente in Parlamento".
Il leader dell'Italia dei Valori è tornato poi ad attaccare il premier Silvio Berlusconi, paragonandolo a Vanna Marchi: "Non ha capito che qui siamo in Italia e non nel Paese delle meraviglie. Anche Vanna Marchi ha potuto raccontare fantasie al Paese, poi è finita a San Vittore".

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