Raccolgono l'invito di qualche giorno fa di Alfano. "Lavoreremo in piena autonomia per realizzare una costituente popolare". Bocchino: "Da tempo si erano posti fuori dal partito". Il segretario Pdl: "Una decisione libera"
Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia lasciano Fli per aderire alla proposta lanciata dal neo segertario del Pdl Angelino Alfano. I tre parlamentari inizieranno da subito a "lavorare in piena autonomia".
"La proposta di Angelino Alfano di una costituente popolare per realizzare in Italia un soggetto politico che si ispiri ai valori e ai programmi del Ppe - si legge in una nota congiunta - e la decisione di Berlusconi di non ricandidarsi nel 2013, con la scelta delle primarie quale strumento di rinnovamento e di partecipazione popolare, aprono nuovi scenari per il centrodestra italiano".
"Da subito quindi intendiamo lavorare, in piena autonomia - affermano - e senza vincoli di partito, per costruire la nuova casa dei moderati".
Bocchino: "Dov'è la notizia?" - "L'uscita da Futuro e Libertà di Urso, Ronchi e Scalia è una non-notizia, essendosi posti da tempo fuori dal partito. La notizia, semmai, sarebbe stata la loro volontà di lavorare per Fli".
E' questa la prima dichiarazione del vicepresidente di Fli, Italo Bocchino. "La nascita di un'area nazionale moderata e popolare riferita al Ppe e depurata dal berlusconismo risponde esattamente a quanto Fini - aggiunge Bocchino - ha chiesto prima al Pdl e poi al centrodestra in occasione della Convention di Bastia, ottenendo sempre risposte negative da chi ha preferito un centrodestra populista, padronale, non legalitario e non nazionale a quello di ispirazione europea e occidentale".
Alfano: "Una decisione libera" - Di tutt'altro tenore la reazione del segretario Pdl Alfano: "Accolgo con piacere la notizia che il mio invito a una riunificazione dei moderati, nel segno del Ppe, è stato prontamente accolto dagli onorevoli Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia - dice Aldano - Una decisione libera, scevra da interessi di parte, dettata da in importante segnale di condivisione di un progetto ambizioso e per questo coinvolgente".
"La proposta di Angelino Alfano di una costituente popolare per realizzare in Italia un soggetto politico che si ispiri ai valori e ai programmi del Ppe - si legge in una nota congiunta - e la decisione di Berlusconi di non ricandidarsi nel 2013, con la scelta delle primarie quale strumento di rinnovamento e di partecipazione popolare, aprono nuovi scenari per il centrodestra italiano".
"Da subito quindi intendiamo lavorare, in piena autonomia - affermano - e senza vincoli di partito, per costruire la nuova casa dei moderati".
Bocchino: "Dov'è la notizia?" - "L'uscita da Futuro e Libertà di Urso, Ronchi e Scalia è una non-notizia, essendosi posti da tempo fuori dal partito. La notizia, semmai, sarebbe stata la loro volontà di lavorare per Fli".
E' questa la prima dichiarazione del vicepresidente di Fli, Italo Bocchino. "La nascita di un'area nazionale moderata e popolare riferita al Ppe e depurata dal berlusconismo risponde esattamente a quanto Fini - aggiunge Bocchino - ha chiesto prima al Pdl e poi al centrodestra in occasione della Convention di Bastia, ottenendo sempre risposte negative da chi ha preferito un centrodestra populista, padronale, non legalitario e non nazionale a quello di ispirazione europea e occidentale".
Alfano: "Una decisione libera" - Di tutt'altro tenore la reazione del segretario Pdl Alfano: "Accolgo con piacere la notizia che il mio invito a una riunificazione dei moderati, nel segno del Ppe, è stato prontamente accolto dagli onorevoli Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia - dice Aldano - Una decisione libera, scevra da interessi di parte, dettata da in importante segnale di condivisione di un progetto ambizioso e per questo coinvolgente".