“Libero” e Di Pietro alleati per l'abolizione delle province

Politica
Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro
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Il quotidiano vicino al centrodestra lancia una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sulla soppressione degli enti locali. Il leader dell'Idv raccoglie la sfida e la rilancia dal suo blog: "In settembre cominceremo"

Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, e Antonio Di Pietro uniti per una battaglia. Quella sulla abolizione delle province. Dopo il voto della Camera che, con una maggioranza bipartisan, ha respinto la proposta targata Idv dell’abolizione delle province, Libero ha infatti lanciato una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare, invitando Di Pietro ad accogliere la sfida. E il leader dell'Idv,in un’intervista sul quotidiano vicino al centrodestra nel numero in edicola oggi venerdì 8 luglio, commenta così: "La vostra proposta è subito accolta. Martedì l'Idv convoca l'ufficio di presidenza. Entro fine luglio depositeremo in Cassazione il disegno di legge costituzionale e lo pubblicheremo sulla Gazzetta Ufficiale, poi procederemo alla costituzione di un comitato promotore che raccoglierà  le firme".

La "strana coppia" è così consacrata e sul suo blog Di Pietro, rilancia l’iniziativa. "Entro settembre - si legge - torneremo a raccogliere le firme tra la gente per un disegno di legge di iniziativa popolare: tutti insieme dobbiamo cancellare la parola 'Province' dalla Costituzione. Servono 50mila firme, ma siamo sicuri che in tanti ci daranno una mano e alla fine saranno molte di più. E' giunto il tempo di un nuovo patto, una rappresentanza reale, tra politica e cittadini, in cui quest'ultimi si muovono in prima persona".

"In tanti direte: 'Perché non facciamo altri referendum?', scrive ancora Di Pietro. "Purtroppo lo strumento referendario, in questo caso, non si può utilizzare - spiega l'ex magistrato - perché per abolire le Province bisogna agire sulla Costituzione e non si possono sottoporre a referendum abrogativi le norme della Carta. Ma la raccolta firme sarà solo l'inizio. Sono convinto che quest'iniziativa, come è successo con i referendum, sarà la battaglia di un'intera società civile e non solo di una forza politica".

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