Tagli agli enti locali e stretta sulle scommesse. Slitta l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel settore privato che scatterà dal 2020. E forse sparisce dalla bozza anche la tassa sui Suv
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E nella manovra spunta anche il processo breve
Il monito della Corte dei Conti: no a tagli lineari
E' il giorno della discussa manovra da circa 47 miliardi messa a punto da Tremonti nell'intento di centrare i parametri di correzione concordati in sede Ue. Perché il pareggio dei conti nel 2013-14 non è un optional, come sottolinea il capo dello Stato Napolitano da Oxford, ma una precisa richiesta della Commissione Europea e dunque "serve responsabilità".
Insomma, il governo incassa il via libera del Colle ma frana alla Camera battuto due volte sulla legge comunitaria ed è costretto a rinviare l'esame per evitare altri scivoloni. E Berlusconi non nasconde l'ira nei confronti dei deputati della maggioranza: "Assenze inaccettabili. Così andiamo a casa". Bossi intanto frena sul decreto rifiuti, e il leader del Pd Bersani sentenzia senza dubbi: "Governo e maggioranza sono allo sbando, non stanno più in piedi"
47 miliardi di euro in 4 anni - Questo il clima che accompagna il varo al Cdm della manovra che prevede, tra l'altro, una nuova tassa sulle auto di media-alta cilindrata e nuove imposte per le operazioni finanziarie; donne in pensione a 65 anni ma solo dal 2030; rinvio l'aumento dell'Iva. Una manovra, quella messa a punto dal titolare del Dicastero dell'Economia, che conferma la "fine dell' era del deficit spending". Così la giudica Giulio Tremonti che ne parla in un'intervista al Financial Times (Per leggerla occorre essere registrati al sito). "E' la fine di un'era, quella della spesa con indebitamento", ha detto ilministro, riferendosi all'intera Europa.
Parlando dell'andamento dei conti italiani Tremonti ha affermato che "siamo assolutamenti in linea con gli obiettivi" per riportare il deficit/Pil al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012.
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