Rifiuti, Berlusconi annuncia un decreto. Ma la Lega frena

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Torna la tensione nella maggioranza. Il premier cerca di raccogliere l'invito di Napolitano a liberare Napoli. "Niente truffe o voleranno le sedie", lo gela Roberto Calderoli. E la procura partenopea apre un'inchiesta per epidemia colposa

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Silvio Berlusconi annuncia per giovedì 30 giugno il decreto sui rifiuti, la Lega lo gela e Giorgio Napolitano chiede un impegno duro e non di breve durata. Il presidente della Repubblica da Lubiana dove è in visita ufficiale per i 20 anni della giovane repubblica di Slovena lancia un monito per "liberare Napoli dalla monnezza". Quasi un grido di dolore, dopo la lettera inviata al Mattino, che stavolta sembra immediatamente raccolto dal governo (GUARDA LE IMMAGINI DEGLI ULTIMI ROGHI A NAPOLI).

Da Bruxelles, infatti, il premier Silvio Berlusconi annuncia un decreto legge straordinario nel prossimo Consiglio dei ministri. Ma il Cavaliere non ha fatto i conti con la dura presa di posizione della Lega Nord che, ben lungi dal mettersi di traverso nei confronti del Quirinale, se la prende proprio con lui: il ministro Roberto Calderoli poche ore dopo l'annuncio di Berlusconi pone rigidi paletti all'azione del governo. "Non abbiamo visto alcun testo - avvisa - ma niente truffe o voleranno le sedie".

Sono parole forti che mettono in apprensione parte dell'esecutivo ed allo stesso tempo determinano la reazione di parte del Pdl. Nella serata di venerdì 24, è lo stesso Berlusconi a dover intervenire e spiegare che anche sul versante dei rapporti con il Carroccio sui rifiuti "sta lavorando". La questione rischia di mettere in serie difficoltà l'esecutivo. La nuova emergenza a Napoli difficilmente potrà essere risolta senza il contributo esterno di altre Regioni.

Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo rivela che proprio su questo versante il governo si sta impegnando con "misure straordinarie e temporanee", ovvero "un trasferimento dei rifiuti fuori dalla regione Campania" in modo da "liberare le strade di Napoli dai cumuli a terra". Ma è proprio questo il punto sul quale la Lega già la scorsa settimana aveva fatto saltare l'accordo nel primo Consiglio dei ministri straordinario di martedì e poi in quello ordinario di giovedì.

"Stiamo lavorando", ha detto Berlusconi. Il Cavaliere dovrà infatti trovare una mediazione non facile non solo con la Lega ma anche all'interno del suo partito. Nel Pdl la "sudditanzà nei confronti dei 'lumbard' ha creato non pochi malumori. Il Carroccio, infatti, viene indicato come il colpevole dell'aggravamento della situazione a Napoli.

E dal capoluogo partenopeo, dove la procura ha aperto un'inchiesta per epidemia colposa, fa sentire la sua voce il neosindaco Luigi de Magistris che si dice soddisfatto per l'incontro con la Prestigiacomo e torna a chiamare in causa Berlusconi per il ritardo nel decreto sui rifiuti: "Ora le responsabilità sono sue", spiega. Ma, a sorpresa, contro l'esponente dell'Idv si schiera il Pd. I senatori dei democratici lo accusano: "Con la sua promessa di ripulire Napoli in 5 giorni ha voluto fare il Berlusconi".

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