Amministrative, sono solo il 14% le donne aspiranti sindaco

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Tra tutti i candidati nei Comuni al voto il prossimo 15 maggio, l’86% sono uomini. A detenere il record negativo è la Campania, con sole 30 donne in corsa sui 151 pretendenti alla fascia tricolore. Pochi anche i giovani e i neoitaliani

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Tra i 3976 candidati a sindaco nei 1315 Comuni italiani al voto il 15 e 16 maggio, ben 3419 sono uomini, cioè circa l'86% del totale. Solo il restante 14% è occupato dalle 557 donne in corsa per la poltrona da primo cittadino. A detenere il primato negativo è la Campania, con 30 donne in corsa per le 151 poltrone da sindaco contro i 385 candidati maschi, cioè il 7% del totale. Mentre la Regione più virtuosa in fatto di democrazia paritaria sono le Marche dove le donne in corsa sono il 19,5% del totale. Una sfida tutta al maschile avviene, invece, in ben 800 Comuni italiani. I casi più eclatanti riguardano i capoluoghi di provincia: Trieste, Pordenone, Latina, Benevento, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria e Carbonia. Solo in 6 Comuni invece la sfida è tutta al femminile: Mompantero (Torino), Ono San Pietro (Brescia), Borgo San Siro (Pavia), Bolognola (Macerata), Marta (Viterbo), Secinaro (L'Aquila).

I candidati stranieri - Sei invece i candidati di origine straniera in corsa per diventare sindaco. Tra di loro quattro si candidano in Comuni del Nord, uno al Centro e uno al Sud. La provincia che ha il maggior numero di candidati di origine straniera è quella di Cremona: a Palazzo Pignano, Comune di poco meno di 4 mila abitanti, è in corda Taimur Dessuki, 50enne egiziano di nascita, mentre a Campagnola Cremasca - poco meno di 700 anime - corre per la poltrona di primo cittadino Farida Mechahwar, 34enne nata a Lodi da genitori arrivati dall'Egitto.
Sempre in Lombardia, ma a Luvinate, 1300 abitanti in provincia di Varese, è in corsa Stefano El Fenne, nato nel 1964 in Marocco. Mentre a Finale Emilia, centro modenese di quasi 16 mila abitanti, tenta di conquistare la fascia tricolore Malak Mohamad Kamel, 55enne di origine libanese. Tutti e tre sono consiglieri comunali uscenti.
Tra i sei neoitaliani in gara per diventare sindaco, il più giovane si trova a Figline Valdarno (Firenze): Dmitrij Gabriellovic Palagi, nato a Vilnjus nel dicembre 1988, quando ancora la Lituania faceva parte dell'Urss. Infine, l'altra candidata di origine straniera è Maria Filomena Campos, 42enne nata nell'Angola ancora colonia portoghese, che cerca di diventare sindaco di Taurisano, comune salentino di circa 12mila abitanti.

I candidati più giovani - Hanno da poco compiuto 19 anni e sono i candidati sindaci più giovani d'Italia alle prossime elezioni amministrative. Classe 1992, gli under 35 più "verdi" dello stivale si candidano in tre piccoli comuni, Bonea (Benevento), Merana (Alessandria) e Cuceglio (Torino). Sono Salvatore Paradiso, Giacomo Perocchio e Fabio Bellini. Da un'analisi Comunicare-Anci, risulta che in totale, considerando i nati dopo il mese di maggio 1976, sono 434 i Comuni con i candidati sindaci under 35 alle prossime elezioni amministrative. Ben 64 sono quelli nati nel 1978, 53 quelli classe 1979 e poi, tra i più giovani, 33 nati nel 1982.

Il candidato più anziano – A Busto Arsizio, invece, va il primato del candidato sindaco più anziano. Gianpietro Rossi, 83 anni, già sindaco nel lontano 1961, quando fu eletto il più giovane primo cittadino italiano.

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