Comunali: la campagna si scalda sul faccia a faccia in tv

Politica
INCONTRO DEI TRE CANDIDATI SINDACO AL PIME SEDE MOSE' BIANCHI

Tutti lo vogliono, adesso. All'annuncio del confronto su SkyTG24 tra il sindaco uscente di Milano Letizia Moratti e il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia, si scatena la corsa al dibattito allargato. GUARDA LO SPECIALE E INTERVIENI NEL FORUM

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A pochi giorni dal voto la campagna elettorale si scalda sul tema dei faccia a faccia. La notizia che su SkyTG24 l’11 maggio si confronteranno i due principali candidati sindaco a Milano Letizia Moratti e Giuliano Pisapia (rispettivamente centrodestra e centrosinistra), e che lo stesso accadrà per le comunali di Bologna, Napoli e Torino, ha innescato il dibattito. Manfredi Palmeri a Milano, insieme con gli altri candidati del Terzo Polo nella altre città, rivendica un posto al dibattito tv. Con Raimondo Pasquino (Napoli) Alberto Musy (Torino) e Stefano Aldovrandi (Bologna), ha scritto al direttore del canale all news Emilio Carelli per chiedere di poter prendere parte alla tribuna televisiva. Sono saliti sul carro anche i grillini con il ventenne in corsa per Palazzo Marino Mattia Calise che ha chiesto di partecipare a tutti i dibattiti come quello di Sky "dopo che siamo a tutti gli effetti nuovi attori politici sulla scena anche milanese" replicando anche all'invito della Moratti ad un dibattito su una rete locale.

Cerca da tempo il confronto diretto con il sindaco che conosce bene, il candidato del Terzo Polo Manfredi Palmeri: approdato in Futuro e libertà dopo una carriera politica in Forza Italia, il 37enne presidente del consiglio comunale, insiste per non esere escluso dal confronto. Per questo “porterò con me una sedia vuota in ogni appuntamento pubblico dei prossimi giorni di campagna elettorale finché Letizia Moratti non si confronterà pubblicamente con me”.

Sulla decisione di Sky di invitare ai faccia a faccia solo i due candidati principali è intervenuto anche il capogruppo dell’Udc in Vigilanza Roberto Rao, che ha chiesto l’intervento dell’Agcom. Il direttore di SkyTG24 Emilio Carelli gli ha scritto oggi una lettera spiegando che il criterio giornalistico seguito da Sky "è stato quello di invitare nel programma a rispondere alle proprie domande coloro che, nella valutazione autonoma della testata, hanno una maggiore probabilità di vincere la competizione elettorale. Circostanza che potrebbe rivelarsi non confermata dall'esito del risultato elettorale, ma sempre nel convincimento che una discussione così strutturata sia di maggiore utilità ed interesse per lo stesso telespettatore". La scelta di SkyTG24, sottolinea Carelli "risponde ad una precisa scelta editoriale e non intende favorire o danneggiare alcun candidato e muove dal presupposto che l'applicazione di regole da tribuna politica ai programmi di informazione, invalsa negli ultimi anni da parte di alcune emittenti, non abbia realizzato pienamente il risultato di consentire lo svolgimento di programmi televisivi chiari ed efficaci ed abbia invece sottratto ai telespettatori utili occasioni di approfondimento informativo".

Sky fa inoltre sapere che agli altri candidati saranno comunque dedicate lunghe interviste al termine del confronto sulla loro città. A Rao non basta: "Il regolamento della par condicio dell'Agcom dice che tutti i candidati devono avere lo stesso trattamento e pari opportunità".

Al di là delle polemiche, una cosa è certa. I faccia a faccia suscitano grande interesse tra gli elettori: sono circa 20 mila le adesioni già raccolte su Sky.it dalla campagna di SkyTG24 per il confronto televisvo tra leader.

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