Processo breve, scontro in Aula tra La Russa e Fini. VIDEO

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Caos dentro e fuori la Camera per la legge che porterebbe all'archiviazione del processo Mills in cui è imputato Berlusconi. In piazza, lancio di monetine contro il ministro, che dai banchi di Montecitorio ha insultato la terza carica dello Stato

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E' caos, fuori e dentro Montecitorio. La situazione, già tesa fin dalla mattina di mercoledì 30 marzo quando la maggioranza decide di accelerare sul processo breve chiedendo l'inversione del ordine del giorno, si scalda nel pomeriggio: fuori dal Palazzo rappresentanti del Popolo Viola si danno appuntamento in piazza Montecitorio per manifestare contro la legge sul processo breve. Intanto, per alzare il livello dello scontro contro "il colpo di mano" della maggioranza sul dl, il Pd convoca un presidio davanti alla Camera. Escluso l'Aventino, oggetto anche di un diverbio in Aula tra la 'pasionaria' Rosy Bindi e il più moderato Massimo D'Alema, il Pd chiama a raccolta i militanti perché, assicura il segretario Pd Pier Luigi Bersani in un'arringa improvvisata su una scaletta, "daremo battaglia dentro e fuori Montecitorio".
Ma la tensione sale quando davanti al Parlamento si presenta Ignazio La Russa, subito bersagliato da insulti e monetine. Un anticipo della bagarre che sta per scoppiare dentro l'Aula.

Preso posto tra i banchi del governo il ministro della Difesa attacca l'opposizione (guarda il video qui sotto): "Se non date la solidarietà, voi siete complici dei manifestanti, anzi, siete anche più violenti di loro" scandisce. Vi do anche una notizia - prosegue - mi è venuta di fronte una persona in modo minaccioso ma figurarsi se io mi sono spaventato, voi - dice sempre rivolto all'opposizione - sareste scappati, qualcuno dice come conigli, io ho riconosciuto questa persona, si tratta dell'organizzatore di fischi contro Berlusconi il giorno delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Era la stessa persona - conclude - vestita anche allo stesso modo".
Dopo le parole di Ignazio La Russa tocca a Dario Franceschini, che accusa il ministro di aver provocato i manifestanti. Il titolare della Difesa si mette ad applaudire platealmente il capogruppo del Pd e a fargli segno di tacere.
Il presidente della Camera Fini non gradisce il gesto e, mentre l'Aula si va riscaldando, invita il ministro a un comportamento più consono.
"Non mi rompere", gli ribatte la Russa. A questo punto Fini si inalbera e replica:  "Non le permetto di rivolgersi in questo modo alla presidenza", ma La Russa risponde con un "vaffa" seguito dal gesto della mano. Fini, furibondo, sospende la seduta e lascia l'emiciclo non prima di aver sibilato ai suoi 'curatelo'. I deputati del Pd, commentano con i giornalisti: "E' un vero fascista", mentre il finiano Granata dice tra sé e sé: "Ha cambiato pusher".

Fini, dopo l'incidente in Aula convoca i questori e i vicepresidenti di Montecitorio. Se ne riparlerà giovedì mattina in ufficio di presidenza. Intanto, La Russa uscendo dall'Aula viene circondato da alcuni colleghi deputati, tra i quali la sottosegretario Santanchè, che gli consigliano di "chiedere scusa all'Aula" per la parolaccia pronunciata mentre si trovava ai banchi del governo. Ma il ministro replica piccato e la sua voce supera il capannello dei deputati: "Non chiedo scusa a nessuno. Se Fini vuole riprendere i lavori dell'Aula bene, altrimenti amen".
Avvicinatosi però a Claudio Scajola, il ministro della Difesa deve incassare la critica dei suoi. "Ma facciamo un casino cosi"?, è la domanda che l'ex ministro rivolge a La Russa. Dal gruppo si leva anche "a noi non è piaciuto". Ed ancora: "Non si fa cosi". Ad uno dei deputati La Russa ha replicato: "Io non so come tu lo faresti, io l'ho fatto così". Il mal di pancia che attraverso gli ex azzurri si registra con le accuse interne che qualcuno lancia nei confronti del sottosegretario Daniela Santanchè di aver fomentato il ministro della Difesa. In serata poi La Russa chiama Fini per scusarsi di quanto avvenuto in Aula.

Il ministro della Difesa interviene in aula:


Ignazio La Russa contestato davanti a Montecitorio



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