Emergenza profughi, sì a missioni in Tunisia e Cirenaica

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Il governo dà il via libera all'intervento umanitario per far fronte alla situazione di emergenza che si è creata ai confini con la Libia. Maroni: pronto un piano B per l'esodo

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Il Consiglio dei ministri ha approvato una missione umanitaria in Tunisia al confine con la Libia per prestare soccorso alle migliaia di sfollati, soprattutto lavoratori egiziani, in fuga dal territorio libico dopo lo scoppio della rivolta. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Missione umanitaria in Tunisia -
Questa missione ha l'obiettivo di fornire assistenza agli sfollati e organizzare poi il rimpatrio degli egiziani - che sono circa il 70% delle oltre 77.000 persone scappate in Tunisia - con mezzi navali e aerei italiani, ha detto Frattini.
Una seconda missione umanitaria, approvata sempre giovedì dal Cdm, prevede l'invio di aiuti umanitari a Bengasi, la seconda città della Libia in mano agli insorti anti-Gheddafi.
Frattini ha detto che non è chiaro al momento se i rifornimenti arriveranno direttamente al porto della città, oppure in Egitto per essere poi trasferiti via terra a Bengasi.
Il titolare della Farnesina ha reso noto che, oltre ai mezzi militati, saranno impiegati anche traghetti civili e aerei charter per rimpatriare le migliaia di profughi egiziani fuggiti dalla Libia, che si trovano ora al confine con la Tunisia.
"La missione - ha spiegato - si avvarrà di mezzi navali ed aerei delle forze armate, che potranno essere utilizzati in una fase immediata di prima emergenza. Ma abbiamo anche una disponibilità di traghetti e imbarcazioni civili di armatori italiani, che le metterebbero a disposizione gratuitamente" oltre "a voli charter da noleggiare". Il ministro degli Esteri ha sottolineato che la compagnia Grimaldi ha già messo a disposizione gratuitamente un traghetto da 1.500 persone.

Maroni: piano B per esodo di massa - L'Italia ha predisposto "un piano B"  per gestire l'eventuale esodo di massa dal Nord Africa, a seguito della crisi libica. Questo quanto annunciato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. "Abbiamo predisposto anche un 'piano B' - ha spiegato il titolare del Viminale - perché se dovesse prendere avvio la fuga di massa noi siamo pronti a gestire la prima accoglienza".

L'intervento del ministro Frattini al Cdm


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