Berlusconi, attacco ai pm e stretta sulle intercettazioni

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L'affondo del premier e del Pdl contro i magistrati e l'ipotesi di un nuovo decreto "bavaglio" occupano le prime pagine. Il Corriere della Sera: Sara Tommasi a Sofia con un volo presidenziale. Avvenire: "Punto di non ritorno". LA RASSEGNA STAMPA

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L'attacco del premier Berlusconi e del Pdl ai giudici, dopo la richiesta della procura di Milano di giudizio immediato nei confronti del presidente del Consiglio,  e il nuovo fantasma di un decreto sulle intercettazioni, evocato dopo l'ufficio di presidenza del Pdl,  in primo piano sui giornali. "Pm eversivi farò causa allo Stato", è il titolo del Corriere della Sera che riporta le parole del premier. Il quotidiano di via Solferino dedica alla vicenda anche un commento di Giovanni Bianconi dal titolo "Equilibro da ritrovare".

"Berlusconi, guerra totale a i pm" titola Repubblica che in un articolo sostiene "Il Colle vuole fermare il blitz", in relazione a un possibile nuovo decreto sulle intercettazioni.

E all'ipotesi di un nuovo decreto "bavaglio" ventilata dall'ufficio di presidenza del Pdl è dedicata l'apertura sia del Messaggero ("Intercettazioni spunta il decreto") che del Fatto quotidiano, che titola "Il decreto golpe". Sulla Stampa il titolo di apertura è "Il premier: farò causa allo Stato" e in un commento sul quotidiano torinese Marcello Sorgi evoca le analogie del momento attuale con tangentopoli e con la fine della prima repubblica.
Sul Manifesto, in apertura una vignetta di Vauro in cui si legge "Brigate Berlusconi" e si vede un premier travestito da terrorista che dice "Colpire al cuore dello Stato". "Attacco allo Stato" è anche il titolo dell'Unità.

Nei giornali vicini a Berlusconi, Libero titola "Guerra santa. I colpi bassi dei pm", mentre l'apertura del Giornale è "Ecco i messaggini da pazzi" in riferimento al filone napoletano dell'inchiesta che coinvolge Sara Tommasi. Inchiesta in primo piano sul Mattino di Napoli. E il Corriere riferisce di un viaggio a Sofia della Tommasi con Berlusconi e Vittorio Sgarbi sull'aereo presidenziale. La soubrette rilascia anche un'intervista a Repubblica in cui si dice "delusa dal premier". "Un capo di governo non può finire in un'inchiesta come questa, non è una soubrette" spiega. Poi, parla delle serate nelle residenze del premier alle quali ha partecipato. "C'erano anche ministre e tanti altri. Ricordo la Gelmini, la Meloni...". Poi accusa il suo ex agente Lele Mora, che di lei ha detto che deve curarsi: "Pensasse a se stesso. Sono tutti uguali, lui e anche Corona. Fanno i furbi, mettono la droga nei bicchieri alle ragazze". Infine la show girl confessa di essersi pentita di non aver accettato la candidatura alle europee offertale da Berlusconi due anni fa. "Mi chiese: tu cosa vuoi fare? Gli dissi che volevo continuare nello spettacolo. Ho fatto una cazzata. Dovevo farmi imbancare pure io come le altre".

Dura presa di posizione sul caso Ruby anche da parte dell'Avvenire. "E' il momento che tutto sia posto, nei modi propri, nelle mani dei supremi garanti della legalità costituzionale" chiede il direttore  Marco Tarquinio, di fronte al "punto di non ritorno" e al "disastro istituzionale incombente e possibile" cui si è giunti con il caso Ruby. E sulla reazione del premier alla richiesta di giudizio immediato: "E' arrivato il giorno del furore, quello dello scontro violento e totale, tra Silvio Berlusconi e i pm milanesi che hanno indagato il presidente del Consiglio".


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