Contini (Fli): "Berlusconi non stima le donne del governo"

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La senatrice di Futuro e libertà ed ex governatrice di Nassiriya aderisce alla manifestazione 'Se non ora quando' e accusa: "Il premier si circonda solo di donne di basso livello. Io sognavo di andare all'Onu ora le ragazze sognano di fare le veline"

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di Giulia Floris


Nell’agosto scorso scatenò un putiferio per aver detto che le donne in gamba nel Pdl erano "a zero" e che tante facevano carriera "armate di tacchi a spillo e minigonna". A ridosso del congresso di Futuro e libertà (a Milano dall'11 al 13 febbraio) e della manifestazione "Se non ora quando" in difesa della dignità delle donne del 13, Barbara Contini, ex governatore di Nassirya, senatrice eletta col Pdl e poi passata a Fli, non ci va più leggera.

"Sarò idealmente in piazza il 13 e nel nostro congresso dedicheremo uno spazio all’iniziativa - dice a Sky.it  - è una manifestazione bipartisan che io e molte mie colleghe sposiamo totalmente". E spiega anche perché: "Conosco il presidente Berlusconi personalmente e so che lui non ama le donne: ha paura delle donne intelligenti e le teme. Per questo si circonda solo di donne di piccolo taglio, di basso livello, che neanche lui stima: magari in pubblico dice cose diverse, ma io so per certo che è così".

Come fa a esserne così sicura, senatrice?

Perché ho sentito personalmente il premier dire di non avere una grande considerazione delle donne del suo governo. Lo ha detto di  fronte a me e di fronte ad altri uomini, tra i quali ministri e sottosegretari. In fondo mi ha sempre considerata un uomo e per questo mi ha sempre rispettata, proprio perché non mi considera come donna: tra l’altro ho più di 50 anni quindi sono fuori target.

Perché il premier dovrebbe circondarsi di donne che non stima?
Perché teme le donne che non ascoltano gli ordini, vuole solo yesman da quattro soldi. E con gli uomini questo è più facile, le donne sono più imprevedibili.

E cosa pensa delle accuse di moralismo, sul tema delle donne?
Non c'è nessun moralismo. Non vedo nessuna differenza tra le ragazze finite sui giornali e chi, uomini e donne, dopo aver giurato fedeltà a Fini è tornato con Berlusconi. Sempre di prostituzione si tratta. Anzi, nel caso delle ragazze è meno grave, perché hanno meno responsabilità. Certo, io da piccola sognavo di andare al Consiglio di sicurezza dell’Onu, ora sognano di fare le veline.

In questi giorni anche intellettuali vicini a Fli: hanno denunciato il pericolo di un anti-berlusconismo sterile. Cosa ne pensa?
Non credo che corriamo questo pericolo, ora la gente non ha capito ancora bene cosa siamo e per questo è necessario il congresso. Lì diremo dove vogliamo andare. Non ci fossilizzeremo sui problemi del premier, ma diremo cosa vogliamo fare nel dopo Berlusconi. Agli italiani delle questioni di Berlusconi non importa niente.

C’è anche chi paventa il rischio di un Fli spostato troppo a sinistra. Cosa risponde?
La divisione tra destra e sinistra è una divisione stupida: negli altri Paesi ci si concentra sui problemi del Paese, mentre qui in tutti questi anni dopo la prima repubblica abbiamo pensato solo alla contrapposizione tra destra e sinistra.

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