Federalismo, Tremonti: "Svolta storica"

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"Abbiamo un'evasione fiscale colossale perché non c'è un controllo territoriale che affianchi la struttura centrale" ha aggiunto il ministro dell'economia. Per Calderoli, "nessuno ha fatto nascere nuove tasse, sono tutte tasse che già esistevano"

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è fiducioso che il federalismo passerà in Parlamento e sostiene che il suo governo gode di una maggioranza di 320 voti a Montecitorio. "E' confermato che abbiamo la maggioranza - ha detto da Bruxelles - siamo oltre 320" ha detto commentando il voto sulla perquisizione a carico del suo contabile Spinelli, respinta dall'Aula. "Spero di no" ha poi risposto il premier a chi gli chiedeva se la procedura con cui il governo ha approvato il decreto sul federalismo fiscale potrebbe creare tensioni col presidente Napolitano (leggi Berlusconi: "Siamo una repubblica giudiziaria").

Nelle stesse ore, a Roma, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti quello della Semplificazione normativa Roberto Calderoli hanno tenuto una conferenza stampa sul federalismo.

Tremonti: "Svolta storica" - Questa riforma "è una svolta storica" ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, presentando il decreto sul federalismo fiscale municipale. "Questi provvedimenti - ha spiegato Tremonti - sono basati su una legge delega che è stata votata nel maggio del 2009 dal Parlamento con un'amplissima maggioranza, con una maggioranza molto più ampia di quella di governo. Questa riforma basata su quella delega sta arrivando al termine e chiude un periodo che è iniziato da metà anni '70". In tutto questo periodo, ha aggiunto, l'Italia era l'unico Paese che "non aveva una vera finanza locale". "Abbiamo un'evasione fiscale colossale perché non c'è un controllo territoriale che affianchi la struttura  centrale. Affiancare i Comuni nel contrasto all'evasione e' fondamentale. Non puoi avere un'evasione così grande senza avere anche il supporto dei Comuni. Negli anni passati i Comuni avevano una funzione di  controllo, in tutta Europa ce l'hanno. Perché in Italia, con un'evasione più grande, i Comuni sono fuori da questo circuito? E'  giusto che i comuni per quanto di loro competenza che è il  territorio, gli immobili, siano cointeressati e attivi nel contrasto  all'evasione fiscale", ha proseguito Tremonti.  "In un paese che ha 8 mila Comuni e moltissimi milioni di  partite iva è evidente che sono importanti anche i Comuni nel  contrasto all'evasione. Altrimenti dici che vuoi contrastare, fare la  lotta e poi non fai niente", ha poi concluso.

Calderoli: "Nessuna nuova tassa" - "Nessuno ha fatto nascere nuove tasse, sono tutte tasse che già esistevano che un comune può o non può attivare" ha detto invece il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. "Parlano di aumento della pressione fiscale - ha aggiunto - Ma come possono sostenerlo quando le simulazioni dimostrano il contrario? Non c'è patrimoniale ma la potestà dei comuni di decidere a chi far pagare e quanto".

La rassegna stampa - Al federalismo fiscale sono dedicate anche le prime pagine dei quotidiani di oggi 4 febbraio. "Sul federalismo Bossi non rompe" il titolo del Corriere della Sera, "Federalismo, stop in Parlamento" quello di Repubblica, mentre l'apertura della Stampa è "Federalismo arriva il decreto".
All'interno, il Corriere sotttolinea la "delusione della Lega", oltre alle perplessità di Gianni Letta. L'ipotesi del decreto, svela il quotidiano di via Solferino, sarebbe stata sul tavolo del premier da giorni, nonostante la forte contrarietà del sottosegretario più vicino al premier. Sul Messaggero invece l'analisi di ciò che potrebbe fare ora il Quirinale e del "vulnus di legittimità" che evidenziano molto giuristi. I "dubbi del Colle" trovano spazio anche su Repubblica.

"Il federalismo è legge, la vittoria di Berlusconi e Bossi" scrive il Giornale, mentre "Bossi ha mantenuto la promessa" è il titolo della Padania, nonostante la delusione manifestata dalla base leghista a Radio Padania.

Apertura su un tema diverso invece per il Fatto quotidiano, che riferisce di foto compromettenti del premier (indagato per il caso Ruby) che sarebbero in mano a una agenzia fotografica, e per Libero, che titola "Caso Ruby, vince Silvio", in riferimento alla decisione della Camera di respingere la richiesta di perquisizioni a carico del contabile del premier Spinelli.


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