Bersani: "Berlusconi non è credibile, si dimetta"

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"Irresponsabile e insolente” risponde il presidente del Consiglio. E' scontro tra governo e opposizione sulla proposta avanzata dal premier attraverso una lettera al Corriere della Sera di lavorare a un “piano bipartisan per la crescita”

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Bersani: noi siamo pronti, ma il premier si dimetta - "Berlusconi faccia un passo indietro e tolga dall'imbarazzo se stesso e il Paese". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha respinto la proposta fattagli dal premier Berlusconi che, attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera, ha ventilato l’ipotesi di "piano bipartisan per la crescita".
"Per rivolgersi credibilmente all'opposizione Berlusconi dovrebbe potersi rivolgere credibilmente al Paese e alla comunità internazionale. Così non è" ha precisato il segretario del Pd. E ha aggiunto: "Noi, nel ruolo che abbiamo, siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità ma lui deve fare un passo indietro e togliere dall'imbarazzo se stesso e togliere dall'imbarazzo e dalla paralisi il Paese", ha concluso il leader del più grande partito di opposizione.

Non tarda, però ad arrivare la controprelica del presidente del Consiglio, che definisce Bersani "irresponsabile e insolente".

Berlusconi: irresponsabile e insolente - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incassa le risposte negative arrivate dall'opposizione alla sua proposta di un piano bipartisan per
far crescere il Paese. Poi, però, annuncia che il governo si muoverà da solo.
"Prendo atto delle risposte propagandistiche e degli atteggiamenti irresponsabili e insolenti di una parte delle opposizioni di fronte all'unica proposta seria in campo per rilanciare l'economia e la società italiana e per curare nel solo modo possibile, e cioè con un grande piano nazionale per la crescita, il debito pubblico", scrive il premier in una nota.
Nell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, dice ancora la dichiarazione, "si aggiungerà un piano di immediata defiscalizzazione e deregolamentazione per la rinascita del Mezzogiorno, per il quale si stanno approntando
da mesi gli strumenti operativi".

Riforma dell'articolo 41 - In merito alla previsione di riforma dell'articolo 41 della costituzione Berlusconi dice "iscriverò all'ordine del giorno del Cdm la proposta di riforma costituzionale in senso liberalizzatore dell'articolo 41, già definita dal ministro dell'Economia: in sei mesi dobbiamo arrivare a stabilire che è lecito intraprendere e fare tutto quello che non è espressamente vietato dalla legge".     
Berlusconi ha annunciato anche un piano a cinque anni per portare il livello di crescita del Pil intorno al 3/4%: "Entro la fine del mese di febbraio il Governo riunirà gli Stati Generali dell'Economia e presenterà il suo rapporto per la crescita, con l'obiettivo di raggiungere entro cinque anni livelli di incremento del Prodotto interno lordo del 3-4 per cento".

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