Terzo Polo, prima del matrimonio si rischia già il divorzio

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Nel corso della convention dei centristi a Todi, scontro tra l'ex radicale Della Vedova, che rivendica la propria "laicità", e Rocco Buttiglione che ammonisce: "Il nuovo polo non è un 'cavallo di Troia' per promuovere la scristianizzazione dell'Italia"

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La questione etica rischia di spaccare il Terzo Polo al suo debutto. Da sempre 'tallone d'Achille' della formazione di Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, la questione sui "valori inderogabili" esplode sul palco di Todi, dove la formazione centrista è rinunita per la sua prima convention.

Da una parte c'è Benedetto Della Vedova che rivendica la propria 'laicità' da ex radicale rispetto ai temi etici; dalla parte opposta c'è Rocco Buttiglione che si rivolge al vicepresidente dei deputati di Fli, dicendogli che "se pensa di utilizzare il Nuovo Polo come un 'cavallo di Troia' per promuovere la scristianizzazione dell'Italia ha sbagliato i calcoli".

Della Vedova interviene dal palco della convention della coalizione centrista e mette subito in chiaro che "sui temi civili i valori non negoziabili per la Chiesa sono stati valori sempre molto negoziati". Una risposta a Casini che il giorno prima aveva tentato di disinnescare la 'bomba etica'. "Casini - afferma Della Vedova - ha ricordato che la nostra identità è quella cristiana: penso si possa tranquillamente dirlo ma dobbiamo parlare della identità cristiana dell'Europa per come è. Perchè è nel mondo cristiano e non altrove che gli omosessuali non sono discriminati ma sono persone alle quali vengono riconosciuti tutti i diritti individuali. E' nel mondo cristiano dove i figli nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti di quelli nati all'interno".

Il vicepresidente dei deputati di Fli si spinge anche oltre: "La Chiesa italiana - sottolinea - era contro l'unità d'Italia, è la Chiesa che era contro la scolarizzazione di massa, è la Chiesa che con un personaggio come cardinale Montini suggeriva ai costituenti di non avallare la piena parità giuridica".

Parole che non lasciano indifferente il presidente dell'Udc Buttiglione. "Molte cose che Della Vedova ha indicato come valori positivi - sbotta il 'professore' - per me sono invece elementi disgreganti della società". Il riferimento è alla definizione di famiglia, ai diritti individuali da riconoscere agli omosessuali.
Il presidente dell'Udc sembra sorpreso dall'intervento del nuovo 'collega' di coalizione: "Di queste cose - afferma - si discute nel corso di un seminario e non di una convention nella quale tutti hanno parlato di ciò che ci unisce e non di ciò che ci divide".

"Una cosa voglio che sia chiara - conclude - non ci sposteremo dalle nostre posizioni sui valori innegoziabili anche se non pretendiamo di qualificarci come una formazione schierata su queste posizioni". "Chi rappresenta posizioni molto meno presenti al nostro interno - conclude - non pensi di utilizzare il Terzo Polo come un 'cavallo di Troia' per portare avanti posizioni rispettabili ma anche molto discutibili".
Distaccato il commento di Donato Mosella dell'Api: "Eviterei gli eccessi - dice - Siamo tutti chiamati a costruire una sintesi alta" nel Terzo Polo.
E' lo stesso Della Vedova a replicare ancora a Buttiglione: "Le diversità nelle nostre visioni non vanno nascoste - sottolinea - Dobbiamo parlare a tutti: questo credo sia nel nostro interesse".

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