Il premier, le escort, D'Alema e il dibattito..."pubico"

Politica

Esce il "Comicannuario 2010, cronache di 365 giorni da dimenticare". Un'antologia scritta da comici e autori satirici che prende di mira costume, politica e società attraverso il calendario dell'anno appena trascorso. Leggine un estratto

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di Alberto Patrucco

Ernesto Galli Della Loggia, Vittorio Feltri, Alfonso Signorini, sono solo alcuni dei più croccanti editorialisti italiani. Ognuno, dal proprio forno, ha provato a interpretare le vicende politiche di questi mesi, provando a fare di più di un semplice Panebianco. Purtroppo, bisogna dirlo, senza risultati apprezzabili: raramente, infatti, abbiamo apprezzato un’informazione che non fosse schiacciata, oppure tanto di parte da risultare integrale.

Nel frattempo, lo scandalo è lievitato e la cronaca da palazzo Chigi si è fatta a malapena rosetta. Tutto, a quanto pare, ruota intorno al gossip. Scandali a raffica: ultimi, in ordine di tempo, quello della escort da corsa Nadia e della minorenne Ruby. Sull’altare della Patria, in compagnia di Fini, alcuni cameraman hanno persino colto un labiale del premier che borbottava: “Mi hanno detto che era maggiorenne e incensurata”. Al che viene da domandarsi: “Ma che caspita di intelligence abbiamo?” I nostri servizi segreti ne hanno cannate due su due! Stando alle autorevoli penne, se il governo cadrà sarà soltanto per un pelo. A dimostrazione del fatto che il dibattito pubblico si è ridotto a dibattito pubico, grazie a un presidente del coniglio che sull’altare della Patria, invece di onorare il Milite Ignoto, di ignoto ha celebrato soltanto un puttanone.

Così, mentre D’Alema invita il premier al Copasir, si sussurra che a una delle ultime festicciole ad Arcore fosse presente anche Brunetta. Malevole indiscrezioni ipotizzano che Rubyn Hood abbia pagato diecimila euro e Renatino solo quattrocento. Gli hanno fatto lo sconto, eppure ci è rimasto male lo stesso: già, perché sotto il metro non avrebbe pagato.

Farsa nella farsa, Maroni presenta un “piano per la sicurezza” dove il punto di forza è proprio la lotta alla prostituzione. Evidentemente, solo a quella al di sotto dei cinquemila euro. Il ministro degli Interni ha previsto addirittura un foglio di via per mandare a casa le prostitute. Che dire? Un dilettante. Berlusconi, per mandare a casa una corpivendola, altro che foglio di via, di solito le regala una Mini Cooper rossa. Creando, peraltro, un curioso paradosso automobilistico: nemmeno in Transformers si è mai vista una Escort che va via in una Mini Cooper.

A questo punto, D’Alema insiste: “Si presenti al Copasir”. Berlusconi se ne frega di D’Alema e certifica la solidità dell’esecutivo: “Avanti fino al 2013!”. Praticamente, l’upgrade del calendario Maya. Il premier pare davvero intenzionato ad andare avanti fino alla scadenza… dell’Italia.

Berlusconi forever, dunque? Non si sa. Di certo, a rendergli la vita difficile saranno soprattutto i cosiddetti finiani di Futuro e Libertà che, dopo i ripetuti e violenti attacchi di Libero e Il Giornale, hanno manifestato l’intenzione di stampare su carta i dossier sull’ometto di Hardcore, per quello che sarà probabilmente il colpo di grazia… alla foresta amazzonica. Tutto ciò ha prodotto fibrillazioni anche a livello parlamentare, dove si dovrebbero promuovere provvedimenti volti a fronteggiare la crisi e invece ci si avvita intorno a temi in apparenza non prioritari: come quando è entrato a Montecitorio il Disegno Di Legge sul processo breve ed è uscito da palazzo Madama un governo corto.

Da qui la proposta, da parte di molte aree politiche, di un governo tecnico in grado di cambiare almeno la legge elettorale. Premier o Kaiser? Ci sono posizioni diverse. Chi vuole il maggioritario secco, chi la maggiorata frizzante, chi vuole il proporzionale, chi lo sbarramento alla Binetti, chi l’apertura alla D’Addario. Ci sono posizioni diverse: alla francese, alla tedesca, all’inglese, alla spagnola. Tutti i gusti sono gusti. Ma vogliono cambiare la legge elettorale o vogliono rinnovare il Kamasutra?

D’Alema, irritato più che mai, prorompe: “Il premier deponga al Copasir!” Berlusconi, col medio sguainato, replica: “Alla mia sicurezza ci pensa Durex!” A farsi carico della crisi economica è quindi rimasta soltanto la Santa Sede, pur con argomenti non sempre convincenti. È il caso del Papa, che ai ragazzi ha detto: “Il posto fisso non è tutto. Cercate Dio. I veri valori sono nel Vangelo”. Difficile stabilire se i valori siano bollati, se in questi valori siano comprese tredicesima, ferie e malattia; come di difficile interpretazione risulta la successiva esternazione dei vescovi: “Nessuno speculi sulla pelle dei giovani”. Presa di posizione che ha causato un coro di proteste da parte della Federtatuaggi. Dinanzi a queste prese di posizione da parte del Vaticano, D’Alema ha convocato il Papa davanti al Copasir.
© Alberto Patrucco, 2010; © Sagoma, 2011. Tutti i diritti riservati.

Tratto da AA.VV., Comicannuario 2010, Cronache di 365 giorni da dimenticare, Sagoma Editore. pp. 200, euro 16.

Alberto Patrucco, attore comico, è attualmente in tour con lo spettacolo teatrale Chi non la pensa come noI, comicità e canzoni.

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