Caso Ruby, il tormento dei cattolici arriva sul web

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Benedetto XVI parla di "indebolimento dei principi etici" e Famiglia Cristiana scrive: "E' un'indecente rappresentazione di tre generazioni". E nei forum su Internet c'è chi commenta: "Come perdonare chi non si pente e anzi accusa altri?"

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Solo dichiarazioni generiche, così Silvio Berlusconi avrebbe spiegato le parole di Tarcisio Bertone sullo sconcerto che serpeggia nel mondo cattolico, dopo la diffusione dei dettagli sulla presunta vita notturna nella villa di Arcore. Ma il premier non fa in tempo a tentare di rassicurare i suoi ministri che da oltretevere arrivano altri segnali di un disagio che forse si sta allargando sempre più. Nel corso dell'udienza ai funzionari della Questura di Roma Benedetto XVI ha denunciato nella società un "senso di insicurezza", "acuita anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza". Due cattolici del Pdl come Giovanardi e Lupi mettono le mani avanti e spiegano che le parole del pontefice non vanno strumentalizzate, ma intanto da Famiglia cristiana arriva un durissimo commento firmato da Beppe Del Colle.

Il settimanale dei Paolini ricorda come "proprio mentre la Chiesa annuncia un decennio programmato alla rieducazione cristiana della gioventù, da Arcore, dai suoi sostenitori e dai suoi critici soprattutto in tv, viene un messaggio opposto, di indecente rappresentazione del modo di vivere di tre generazioni, dei nonni, dei padri e dei figli." Un comportamento che, secondo l'editorialista, provoca smarrimento e angoscia tra le famiglie e i giovani. Sentimenti espressi da molti (ma non da tutti) i commenti presenti sul sito del settimanale. Un lettore, che si firma Thomas More, scrive, a proposito delle parole di Bertone: "Finalmente i nostri "alti papaveri" sono intervenuti chiaramente sullo squallore che da troppo tempo promana dal presidente del consiglio Berlusconi. Ma noi "pecorelle" cosa dobbiamo pensare di una parte, per fortuna, della Chiesa che timorosa affronta queste situazioni. Potremmo riportare le moltissime frasi della Bibbia ove si condanna il potere, lo scandalo, i cattivi maestri".
Un'altra lettrice, che si firma Giuditta, vorrebbe un intervento anche più duro. "Mi spiace davvero - scrive - che alcuni presbiteri abbiano tentato di difendere Berlusconi, anche negando l'evidenza dei fatti, anche dagli altari. Hanno fatto appello al perdono: ma come perdonare chi non si pente ed anzi accusa altri, che semplicemente fanno ciò che sono chiamati a fare: i giudici? Gesù, se tornasse sulla terra, li scaccerebbe dalla Chiesa come scacciò i mercanti del tempio". Scrive un altro lettore, Urizen: "Come cittadino italiano e come cristiano, sono sconvolto e disgustato. Spero che la Chiesa Cattolica eserciti fino in fondo il proprio ruolo di grande forza spirituale e morale, condannando con durezza gli atteggiamenti di un Presidente del Consiglio che calpesta quotidianamente la dignità del nostro paese e delle sue istituzioni. Il silenzio delle gerarchie ecclesiastiche ci preoccupa e ci addolora tutti."

Tra i tanti commenti critici ci sono anche alcuni a favore del premier. Fabiobb, per esempio, ricorda che "chi è senza colpe scagli la prima pietra. Ecco cosa accade quando presumiamo di poter essere giudici degli altri senza averci prima esaminato attentamente sui nostri comportamenti" e, sempre citando i vangeli, l'utente wuako scrive: "Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Lo spazio per una redenzione c'è per tutti, e semmai bisogna chiedersi se sia giuridicamente concepibile una gogna per l'imputato, che prevede prima di regolare processo (eventuale assoluzione) tale collaudato sistema di infangamento. Se fosse innocente, non frega niente a nessuno.". Ma la maggior parte degli utenti che intervengono raccontano del disagio provato scoprendo il mondo che emerge dalle intercettazioni.

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