Fotografato con i boss, confermato dirigente dell'Asl

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Il consiglio regionale della Lombardia ha confermato con un voto risicatissimo le deleghe a Pietrogino Pezzano. Lo scorso anno il suo nome era emerso nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nella sanità del Nord

Pietrogino Pezzano, il dirigente della Asl lombarda, fotografato insieme a due boss della 'ndrangheta nel corso dell'inchiesta Infinito, continuerà a lavorare per la sanità lombarda. Lo ha deciso oggi il consiglio regionale con un voto risicatissimo (32 voti contro 31 con 2 astenuti), dopo che l'Idv aveva presentato una mozione di sfiducia e diversi sindaci della zona avevano protestato per la sua presenza. Il dirigente, all'epoca dell'inchiesta, era a capo della Asl di Monza e Brianza e lo scorso dicembre aveva ottenuto la nomina a dirigente dell'azienda sanitaria locale della provincia di Milano. Una scelta che aveva sollevato le proteste di diversi sindaci della zona e che aveva spinto il partito di Di Pietro a chiedere che il Pirellone gli ritirasse le deleghe. Ma il voto ha bocciato l'iniziativa.

Giulio Cavalli, consigliere regionale dell'Idv sotto scorta per la sua attività teatrale di denuncia contro la mafia, parla di "uno schiaffo dato a mano aperta sulla faccia della Lombardia: questa Lombardia che quando si parla di  'ndrangheta, di sanità e di ruoli perde il valore del buon senso e dell'opportunità". Cavalli poi punta il dito contro i tre consiglieri dell'Udc, non presenti oggi in aula, come segnala anche il consigliere Pd Pippo Civati sul suo blog, a causa della presenza di Casini a Milano.

E a questo proposto interviene anche  Frediano Manzi, presidente  dell'Associazione Sos Racket e Usura che denuncia: "Una vergogna l'Udc. Siamo stati traditi da chi ha firmato la mozione". "La Lega - spiega - è stata molto più coerente.  Non faremo mai più iniziative pubbliche associate al nome dell'Udc.  L'Udc ha appoggiato la mozione eppure non era presente alla votazione: se fosse passata sarebbe stato un forte segnale politico. Temiamo che la nostra associazione sia stata strumentalizzata". Confermata la  raccolta firma contro il direttore generale dell'Asl Milano 1, la protesta non si fermerà. "Siamo pronti - conclude Manzi - a protestare  24 ore su 24 fino ad ottenere quello che vogliamo".

L'unico a correre in sostegno di Pezzano è stato Sante Zuffada (Pdl), che lo reputa "tra i manager della sanità lombarda  quello che ha ottenuto i giudizi più lusinghieri e spiace vedere oggi che forze che si proclamano garantiste presentino e appoggino mozioni come questa".

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