Governo, la spina che nessuno vuole staccare

Politica
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La Lega pronta a far cadere il governo? Calderoli smentisce una sua intervista a Libero ma avverte: "Senza federalismo la spina si stacca da sola"

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"Mi spiace constatare che, ancora una volta, in questo caso sul quotidiano Libero, ad una mia intervista il cui contenuto corrisponde a quanto da me dichiarato al giornalista, viene abbinato un titolo virgolettato assolutamente infondato". Roberto Calderoli però non smentisce solo un titolo ma anche una vignetta, perché quel 'La spina al governo la stacca la Lega' e' stato "utilizzato tra l'altro anche come didascalia della vignetta nella prima pagina del quotidiano, vignetta altrettanto infondata".

"Ripeterò quindi per l'ennesima volta, e fino alla noia, un concetto chiaro, ovvero - prosegue in una nota il ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord - che se non viene approvato il Federalismo la spina si stacca da sola, perché testimonierebbe l'inesistenza di una maggioranza di governo per realizzare le riforme". "Diversamente - osserva - come dichiarato più volte negli ultimi giorni da Umberto Bossi, sia da Ponte di Legno che da Calzalzo del Cadore, la legislatura può andare avanti...".

Nell'intervista al quotidiano di Maurizio Belpietro l'esponente leghista aveva detto che "il termine di scadenza ultimo è il 28 di gennaio. E' una data inderogabile". Riguardo ad altre questioni, come la sfiducia al ministro Bondi, Calderoli spiega che "sono problemi che riguardano Berlusconi": "L'incarico che ho avuto da Bossi e dal premier - sottolinea - è recuperare i numeri sul federalismo. Sul resto dell'azione di governo li deve portare il Cavaliere". Il ministro per la semplificazione spiega poi che "la Lega è più interessata al risultato che al consenso. Bossi ha detto: se il federalismo passa, la legislatura va avanti. Eppure a luglio chiedeva il voto. E' un investimento, una garanzia che dà ad andare avanti, a condizione che ci sia il passaggio sul federalismo". Anche perché, conclude, "è più facile trovare i voti sul federalismo che su una manovra economica. Se non ci sono sul federalismo non ci saranno mai su una manovra economica o su un provvedimento indispensabile per il governo".

Ci pensa però Carmelo Briguglio di Futuro e Libertà a mettere le mani avanti e a spiegare che, se il governo non riesce a trovare una maggioranza la responsabilità non va cercata fuori. "Noi abbiamo votato il Federalismo - spiega l'esponente finiano -  dicendo che ci sono alcune condizioni essenziali, come il fatto che debba essere solidale e non debba dividere il Paese, abbiamo detto di sì alla riforma universitaria e al decreto sui rifiuti: per cui se il Governo ritiene di avere i numeri governi, ma non addossi le responsabilità ad altri se non può andare avanti".

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