Massimo D'Alema denuncia: "Il premier è stato convocato quattro volte senza mai presentarsi. E' inaccettabile". La risposta di Cicchitto: "Uso politico del comitato"
Sono quattro volte che il Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, ha convocato il Presidente del Consiglio per sentirlo in merito al segreto di stato sul caso Telecom e sui dossier di Pio Pompa, ma anche sulla sicurezza delle sue residenze, ma il premier non si è mai presentato. Una situazione giudicata non più accettabile da Massimo D'Alema, che del comitato è presidente e che in un'intervista a L'Unità ricorda che a "legge prevede che il capo del Governo debba rispondere al Copasir per tutte le questioni, che sono moltissime, di sua esclusiva competenza come responsabile della sicurezza del Paese." Secondo l'esponente del Pd l'atteggiamento di Berlusconi "rivela una concezione inaccettabile, sprezzante, del rapporto tra Governo e Parlamento". "Se Berlusconi ancora non verra' - prosegue D'Alema - solleverò il problema nell'aula parlamentare attraverso una mozione o una risoluzione".
Dura la risposta del capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, secondo cui "D'Alema come presidente del Cpasir paradossalmente esprime un duplice conflitto di interesse: utilizza questa presidenza - che dovrebbe per definizione essere sopra le parti - come uno degli strumenti d'attacco ormai quotidiano a Berlusconi e dall'altro lato se ne serve per coprire aspetti del suo passato. Si tratta di una situazione che sta diventando intollerabile".
Dura la risposta del capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, secondo cui "D'Alema come presidente del Cpasir paradossalmente esprime un duplice conflitto di interesse: utilizza questa presidenza - che dovrebbe per definizione essere sopra le parti - come uno degli strumenti d'attacco ormai quotidiano a Berlusconi e dall'altro lato se ne serve per coprire aspetti del suo passato. Si tratta di una situazione che sta diventando intollerabile".