Emergenza rifiuti, Berlusconi: "In pochi mesi la risolvo io"

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"Qualcuno ci ostacola", aggiunge il premier. Intanto da Palazzo Chigi arriva l’ennesima promessa: “Capodanno pulito a Napoli”. E sulla crisi con i finiani, il presidente del Consiglio si dice ottimista: "Molti torneranno indietro". VIDEO

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L'emergenza rifiuti, i prossimi obiettivi del governo e la crisi con i finiani.
Durante l'incontro organizzato dal presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Silvio Berlusconi in un intervento telefonico affronta i principali nodi dell'agenda politica.

Emergenza rifiuti - Si inizia con l'emergenza rifiuti. Il premier è convinto che "qualcuno ci ostacola", ma assicura il suo "personale impegno" e garantisce che "in pochi mesi la situazione verrà trasformata", annunciando risultati immediati nel vertice che si tiene, proprio nel momento in Berlusconi parla a Palazzo Chigi. Vertice, questo, presieduto dal sottosegretario Gianni Letta, al termine del quale arriva la promessa: "Capodanno pulito a Napoli". "Entro il 31 dicembre - si legge nel comunicato - verranno eliminati i rifiuti dalle strade della città, entro 5 giorni dalle strade della provincia. Il 4 gennaio prossimo, poi, nuova riunione a Palazzo Chigi per indicare soluzioni strutturali al problema". E' questa, si legge, "l'intesa raggiunta nella riunione, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Campania, Caldoro, il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, i presidenti delle province campane, il responsabile della Protezione civile Gabrielli"

"Molti finiani torneranno con noi" - Il discorso di Berlusconi affronta poi la crisi con i finiani. Nonostante le parole di Bossi (che aveva detto "siamo nella palude, i numeri scarseggiano") il presidente del Consiglio si dice ottimista: "Altri facevano congiure di palazzo, noi invece abbiamo lavorato per gli interessi del Paese - dice Berlusconi - Non abbiamo mai subito sconfitte elettorali". 
"Nonostante l'operazione di Fini abbiamo mantenuto una maggioranza", aggiunge il premier che si dice sicuro di poter contare sui parlamentari finiani che "sono in una condizione di disagio assoluto".
"Capiscono - osserva il Cavaliere - che il loro gruppo si è messo in una zona di non voto, saranno quindi molti i parlamentari che torneranno indietro. Ci sono altri parlamentari di altre forze che si renderanno responsabili e daranno il loro appoggio affinché il governo possa continuare nella sua attività e nella realizzazione delle riforme".
"Conosco la realtà politica del Paese, c'è una maggioranza di italiani di buon senso che ci sostiene", afferma ancora il presidente del Consiglio.
"Posso dire con certezza di essere sereno e tranquillo. Andremo avanti con determinazione e passione e sono sicuro che non li deluderemo", conclude Berlusconi, "dobbiamo rafforzare il nostro Paese e la libertà".

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