Ancora polemiche sulla gestione dell’Idv. Dopo la rivolta dei militanti sul web, l'ultima bordata è di Micromega, che lancia un sondaggio sulla questione morale nel partito. L'accusa: “Fai votare i tuoi per manipolare l'esito”. La replica: “Accidioso”
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I delusi dell'Idv abbandonano Di Pietro e ripartono dal web
di Filippo Maria Battaglia
Prima le accuse di accentramento di potere. Poi la gragnola di critiche per l'ennesimo cambio di casacche di alcuni deputati, la questione morale e la scelta (per molti, troppo in solitaria) dei candidati. Infine la querelle su un sondaggio virtuale.
Non si placano le polemiche in casa dell'Italia dei valori. Dopo la "rivolta" dei militanti sul web - e la lettera di alcuni pesi massimi dell'Idv, tra cui Sonia Alfano e Luigi De Magistris - che chiedono, con toni e accenti diversi, maggiore trasparenza e collegialità, l'ultima controversia si disputa su una rilevazione, commissionata da Micromega, il periodico diretto da Paolo Flores D'Arcais, tra i primi a sollevare critiche alla gestione del partito di Di Pietro.
L'accusa: "Ha manipolato un sondaggio" - E l'accusa, sotto forma di domanda (retorica) diretta all'ex pm, è piuttosto pesante: "Caro Antonio, con questi mezzucci ti fai male da solo. Cosa ci guadagni a manipolare un sondaggio?".
Dopo l'attacco, la spiegazione. Flores d'Arcais, in un articolo sul sito della rivista, spiega infatti che "sulla questione morale nell'Idv" nei giorni scorsi era stato aperto un sondaggio alle 8,33 del 24 dicembre, a partire dalla lettera aperta dei tuoi compagni di partito De Magistris, Alfano e Cavalli, che sottolineavano la necessità di una grande opera di pulizia".
MicroMega offre quattro opzioni: le prime due critiche (nell'Idv esiste una seria questione morale); la terza, più indulgente e generalista (in fondo tutti i partiti ne sono toccati); la quarta, praticamente negazionista (un polverone, fatto solo di chiacchiere).
Ed ecco l'accusa dunque: fino al 26 dicembre, dice Flores D'Arcais, la prima e la seconda opzione raccoglievano la stragrande maggioranza dei voti.
Qualche ora dopo, la svolta: "Stamattina alle 11,30, miracolo!, i voti alla quarta opzione sono al 20% e continuano a salire (quelli alla seconda opzione sono scesi già al 40%)". E la tendenza continua a essere confermata dai click successivi degli utenti: le prime due opzioni scendono, le ultime due salgono (guarda i risultati)
"Sms inviati agli iscritti" - Un sospetto che per il direttore diventa una certezza qualche istante dopo: "Ho ricevuto - spiega sempre sul sito - in copia da due militanti Idv l'sms che è stato inviato a tutti gli iscritti e simpatizzanti dal tuo apparato dirigente: 'Ciao, vai su micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, risposta n.4 (gira sms a tutti i tuoi contatti)'".
La conclusione? Per il filosofo è piuttosto chiara: "Circa tremila voti così 'coscritti' hanno fin qui manipolato i risultati, e non dubito che nelle prossime ore altri voti lo faranno ulteriormente. Ma con queste manipolazioni, caro Antonio, cosa ci guadagni?".
L'ultima considerazione oscilla invece tra il pessimista e il caustico: "Tale intervento dimostra che sei in grado di mobilitare tra le 3 e le 5 mila persone per via telematica, ma questa non è una grande novità. E dimostra infine e soprattutto che di fronte ad un dato di realtà tu preferisci operare per cancellarlo, proprio come i famosi finti applausi, anziché affrontarlo (nel modo che riterrai più giusto, anche in direzione opposta a quella che emerge dal sondaggio, ovviamente). Il che per un dirigente politico che vuole opporsi al berlusconismo non mi sembra proprio la cosa migliore: è tipico dei media berlusconiani, infatti, fare il maquillage alla realtà, raccontare un'Italia di plastica e paillettes, anziché affrontare quella vera. Cosa ci guadagni, a fare come loro?".
La replica: "Pecchi di accidia" - Di Pietro come Berlusconi, dunque? L'accusa, per uno come l'ex pm, è piuttosto bruciante. E infatti, a stretto giro di post, arriva la puntuta replica.
Nella sua risposta, il leader dell'Idv dapprima accusa Flores d'Arcais di accidia ("nel senso più biblico del termine: negligenza nel fare il bene"), poi assicura di avere immediatamente convocato l’Esecutivo nazionale di IDV ("fissato per la metà di gennaio").
E poi spiega la sua: "E’ ovvio, infatti, che all’inizio, sono stati solo i lettori assidui di Micromega a rispondere (così assidui da farlo anche il giorno di Natale). E’ comprensibile, quindi che, all’inizio, il sondaggio fosse decisamente più favorevole all’opzione caldeggiata proprio dal direttore della rivista. E’ altrettanto ovvio che, finite le feste, l’intera “società in rete” si è mossa (specie dopo che il sondaggio è stato riperso anche da altri siti come Repubblica.it)".
Ma Di Pietro non si ferma qui. Anzi, rilancia: "Qui scatta – anzi è scattato come una mannaia – il peccato di accidia di Flores D’Arcais: preso atto che i sondaggi non rispondevano più ai suoi desideri lo ha letteralmente sospeso, bloccando l’accesso in rete a coloro che volevano e vogliono ancora partecipare. Non solo: per giustificare tale suo assurdo comportamento, ha addirittura accusato me - con un velenoso articolo scritto in queste ore sul sito di Micromega - di aver organizzato la manipolazione del sondaggio. Lo nego nel modo più assoluto: io, fino alla lettura dei giornali di questa mattina, nemmeno avevo piena contezza dell’evolversi dei sondaggi.
Morale? Oltre ad essere accidioso, Flores D'Arcais è superbo ("inteso come ostentazione del proprio sapere per sminuire i meriti altrui") e invidioso ("inteso come frustrazione personale per i successi altrui").
Restano lussuria, avarizia, gola e ira: per la controreplica, Flores D'Arcais è avvisato.
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Prima le accuse di accentramento di potere. Poi la gragnola di critiche per l'ennesimo cambio di casacche di alcuni deputati, la questione morale e la scelta (per molti, troppo in solitaria) dei candidati. Infine la querelle su un sondaggio virtuale.
Non si placano le polemiche in casa dell'Italia dei valori. Dopo la "rivolta" dei militanti sul web - e la lettera di alcuni pesi massimi dell'Idv, tra cui Sonia Alfano e Luigi De Magistris - che chiedono, con toni e accenti diversi, maggiore trasparenza e collegialità, l'ultima controversia si disputa su una rilevazione, commissionata da Micromega, il periodico diretto da Paolo Flores D'Arcais, tra i primi a sollevare critiche alla gestione del partito di Di Pietro.
L'accusa: "Ha manipolato un sondaggio" - E l'accusa, sotto forma di domanda (retorica) diretta all'ex pm, è piuttosto pesante: "Caro Antonio, con questi mezzucci ti fai male da solo. Cosa ci guadagni a manipolare un sondaggio?".
Dopo l'attacco, la spiegazione. Flores d'Arcais, in un articolo sul sito della rivista, spiega infatti che "sulla questione morale nell'Idv" nei giorni scorsi era stato aperto un sondaggio alle 8,33 del 24 dicembre, a partire dalla lettera aperta dei tuoi compagni di partito De Magistris, Alfano e Cavalli, che sottolineavano la necessità di una grande opera di pulizia".
MicroMega offre quattro opzioni: le prime due critiche (nell'Idv esiste una seria questione morale); la terza, più indulgente e generalista (in fondo tutti i partiti ne sono toccati); la quarta, praticamente negazionista (un polverone, fatto solo di chiacchiere).
Ed ecco l'accusa dunque: fino al 26 dicembre, dice Flores D'Arcais, la prima e la seconda opzione raccoglievano la stragrande maggioranza dei voti.
Qualche ora dopo, la svolta: "Stamattina alle 11,30, miracolo!, i voti alla quarta opzione sono al 20% e continuano a salire (quelli alla seconda opzione sono scesi già al 40%)". E la tendenza continua a essere confermata dai click successivi degli utenti: le prime due opzioni scendono, le ultime due salgono (guarda i risultati)
"Sms inviati agli iscritti" - Un sospetto che per il direttore diventa una certezza qualche istante dopo: "Ho ricevuto - spiega sempre sul sito - in copia da due militanti Idv l'sms che è stato inviato a tutti gli iscritti e simpatizzanti dal tuo apparato dirigente: 'Ciao, vai su micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, risposta n.4 (gira sms a tutti i tuoi contatti)'".
La conclusione? Per il filosofo è piuttosto chiara: "Circa tremila voti così 'coscritti' hanno fin qui manipolato i risultati, e non dubito che nelle prossime ore altri voti lo faranno ulteriormente. Ma con queste manipolazioni, caro Antonio, cosa ci guadagni?".
L'ultima considerazione oscilla invece tra il pessimista e il caustico: "Tale intervento dimostra che sei in grado di mobilitare tra le 3 e le 5 mila persone per via telematica, ma questa non è una grande novità. E dimostra infine e soprattutto che di fronte ad un dato di realtà tu preferisci operare per cancellarlo, proprio come i famosi finti applausi, anziché affrontarlo (nel modo che riterrai più giusto, anche in direzione opposta a quella che emerge dal sondaggio, ovviamente). Il che per un dirigente politico che vuole opporsi al berlusconismo non mi sembra proprio la cosa migliore: è tipico dei media berlusconiani, infatti, fare il maquillage alla realtà, raccontare un'Italia di plastica e paillettes, anziché affrontare quella vera. Cosa ci guadagni, a fare come loro?".
La replica: "Pecchi di accidia" - Di Pietro come Berlusconi, dunque? L'accusa, per uno come l'ex pm, è piuttosto bruciante. E infatti, a stretto giro di post, arriva la puntuta replica.
Nella sua risposta, il leader dell'Idv dapprima accusa Flores d'Arcais di accidia ("nel senso più biblico del termine: negligenza nel fare il bene"), poi assicura di avere immediatamente convocato l’Esecutivo nazionale di IDV ("fissato per la metà di gennaio").
E poi spiega la sua: "E’ ovvio, infatti, che all’inizio, sono stati solo i lettori assidui di Micromega a rispondere (così assidui da farlo anche il giorno di Natale). E’ comprensibile, quindi che, all’inizio, il sondaggio fosse decisamente più favorevole all’opzione caldeggiata proprio dal direttore della rivista. E’ altrettanto ovvio che, finite le feste, l’intera “società in rete” si è mossa (specie dopo che il sondaggio è stato riperso anche da altri siti come Repubblica.it)".
Ma Di Pietro non si ferma qui. Anzi, rilancia: "Qui scatta – anzi è scattato come una mannaia – il peccato di accidia di Flores D’Arcais: preso atto che i sondaggi non rispondevano più ai suoi desideri lo ha letteralmente sospeso, bloccando l’accesso in rete a coloro che volevano e vogliono ancora partecipare. Non solo: per giustificare tale suo assurdo comportamento, ha addirittura accusato me - con un velenoso articolo scritto in queste ore sul sito di Micromega - di aver organizzato la manipolazione del sondaggio. Lo nego nel modo più assoluto: io, fino alla lettura dei giornali di questa mattina, nemmeno avevo piena contezza dell’evolversi dei sondaggi.
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Restano lussuria, avarizia, gola e ira: per la controreplica, Flores D'Arcais è avvisato.