Wikileaks, quando D'Alema attaccava la magistratura

Politica
Massimo D'Alema
massimo_d_alema_ansa

Secondo le rivelazioni pubblicate da El Pais, l'esponente del Pd avrebbe definito i giudici "la più grande minaccia allo stato italiano". Frasi smentite dall'interessato: "Sono stato frainteso"

Guarda anche:
Caso Calipari, i rapporti di Italia e Usa a confronto
WikiLeaks, l'album fotografico
Come funziona Wikileaks, dove trovare i documenti

(In fondo all'articolo tutti i video su Wikileaks)

Dopo le rivelazioni su Silvio Berlusconi, i dispacci di Wikileaks iniziano a coinvolgere anche esponenti del centrosinistra. A farne per primo le spese è Massimo D'Alema che, in alcune comunicazioni dell'allora ambasciatore americano, viene citato per alcuni commenti fortemente critici verso la magistratura. Nel dispaccio del 3 luglio 2008, pubblicato da El Pais e intitolato "Berlusconi incontra forti turbolenze", nel paragrafo "La magistratura in Italia: per molti un sistema 'rotto'", l'ambasciatore americano argomenta che la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche relative alle inchieste giudiziarie da parte della stampa creano "imbarazzo a coloro che si battono per una riforma del sistema giudiziario e per la fine della pratica delle intercettazioni". I responsabili delle fughe di notizie "raramente vengono" individuati.

"Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra, sostiene poi l'ambasciatore, l'ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha detto lo scorso all'ambasciatore (Usa, ndr) che la magistratura è la più grande minaccia allo Stato italiano". "Nonostante 15 anni di dibattiti sulla necessità di una riforma del sistema, non sono stati fatti progressi significativi. Gli italiani considerano il loro sistema 'rotto' e hanno veramente poca fiducia sul fatto che garantisca giustizia", commenta ancora il diplomatico americano.

Frasi che però vengono smentite immediatamente dall'esponente del Partito democratico che sostiene di essere stato frainteso. "Accanto a osservazioni ovvie su fughe di notizie e intercettazioni, viene riportato un giudizio abnorme sulla magistratura che non ho mai pronunciato, che non corrisponde al mio pensiero e che evidentemente all'epoca è stato frutto di un fraintendimento tra l'ambasciatore Spogli e me" fa sapere Massimo D'Alema in una nota.

Tutti i video su Wikileaks

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]