Fini: "Questa legislatura può durare"

Politica
Il presidente della Camera Gianfranco Fini
CAMERA, PRESENTAZIONE LIBRO SU MEZZOGIORNO

"Il tempo dirà se si potranno tradurre in realtà le riforme oppure no", ha detto il presidente della Camera. E sulla eventualità delle sue dimissioni: "E' un'ipotesi che non esiste a meno che non mi si dimostri che ho svolto in modo parziale il mio ruolo"

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"L'ipotesi di mie dimissioni non esiste". Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante gli auguri natalizi nella Sala del Mappamondo a Montecitorio ribadisce di non avere alcuna intenzione di lasciare il suo ruolo istituzionale.
"Sono stato eletto presidente della Camera e rimango tale fino all'ultimo giorno della legislatura a meno che non mi si dimostri che ho svolto in modo parziale il mio ruolo" ha detto. E a chi gli chiedeva se il suo ruolo di presidente della Camera possa essere di impaccio nello svolgimento di una attività politica: "Anche se fosse così, e non lo è, ho il dovere di rispettare in primo luogo il mandato che mi è stato conferito. Quindi anche se fosse così utilizzerei in modo improprio le dimissioni. Bisogna rispettare l'istituzione che si è chiamati a guidare e non vedo una sola ragione per la quale se anche fosse un ostacolo per l'attività politica dovrei rimuovere quell'ostacolo attraverso le dimissioni".

A proposito della tenuta del governo, "Questa è una legislatura che può durare - ha detto ancora Fini - è chiaro che il tempo risponderà alla domanda se si potranno tradurre in realtà le riforme o se sarà una legislatura che si trascina. Vedremo nei prossimi mesi: credo che il monito di Napolitano debba essere tenuto presente da tutti".

Dal presidente della Camera anche nuove critiche alla legge elettorale in vigore: "Confermo i miei dubbi in ordine a un uso distorsivo del premio di maggioranza nell'attuale legge elettorale, qualora la politica determini nuove aggregazioni" ha spiegato. "Fu bollata come legge truffa una legge che prevedeva che scattasse il premio di maggioranza quando scattava il 50,01 dei consensi - ha continuato - figuriamoci che truffa è se scatta il premio di maggioranza a prescindere dalla soglia... Non è una considerazione asettica, ma ha alle spalle una riflessione politica. Se si configura in un modo diverso il panorama politico, non è una osservazione da addetti ai lavori, ma incide nella carne viva del dibattito politico".

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