E' morto a 70 anni Tommaso Padoa Schioppa

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Tommaso Padoa Schioppa
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L'ex ministro dell'Economia è stato stroncato da un arresto cardiaco nel corso di una cena a Roma. Prodi: "Sono sconvolto e addolorato, era un amico". Barroso: "Una figura quasi unica nello scenario europeo"

E' morto sabato sera a Roma Tommaso Padoa Schioppa . Economista ed ex ministro dell' Economia e delle Finanze del governo Prodi, aveva 70 anni. E' stato stroncato verso le 21 da un arresto cardiaco durante una cena a Palazzo Sacchetti, nel centro della Capitale, per la quale aveva riunito un centinaio di amici.

Uno degli artefici del passaggio all'Euro - Padoa-Schioppa è stato un economista-banchiere con la passione della politica.  Era stato Romano Prodi a indicarlo per il Board della Bce durante il suo primo incarico di governo. E dalla poltrona dell'esecutivo della Banca Centrale europea è stato uno degli artefici del passaggio all'Euro.
Sempre Prodi lo ha poi chiamato al ministero dell'Economia, dove ha ricoperto l'incarico durante la penultima legislatura: due anni intensi nel corso dei quali ha tenuto saldamente in mano i conti pubblici. Durante questo periodo ha conquistato le prime pagine dei giornali per alcune sue dichiarazioni, da quella in favore delle tasse, considerate da lui uno strumento necessario per contribuire ai servizi di un paese, a quella sui bamboccioni, sui giovani che non affrontano le sfide del lavoro. Ma, in concreto, ha anche raddrizzato i conti pubblici, piegando il deficit sotto il 2% e introducendo criteri rigidi per la spesa sanitaria.

Finita l'esperienza ministeriale, nella quale ha affrontato anche delle mozioni di sfiducia provocate dal caso del generale della Guardia di Finanza, Speciale, Padoa-Schioppa ha continuato la sua attività internazionale e recentemente era entrato nel Cda di Fiat Industrial, una delle due società nate dalla scissione della vecchia Fiat.
Bellunese, 70 anni, nato da una famiglia dell'alta borghesia, Padoa Schioppa era noto come economista con una radicata vocazione europeista, esperto conoscitore del funzionamento dei mercati internazionali, con la passione della musica classica e della letteratura d'avventura. Dal '79 all'83 è a Bruxelles per ricoprire la carica di direttore generale per gli affari economici e finanziari nella commissione delle Comunità economica europea. L'Europa, del resto, è una delle grandi passioni che caratterizzano tutta la sua carriera, culminata nell'ingresso nel board della Bce.

In Bankitalia impiega 16 anni per fare il suo ingresso nel direttorio: nel giugno del 1984 viene nominato vicedirettore generale, con Carlo Azeglio Ciampi Governatore, Lamberto Dini direttore generale e Antonio Fazio vicedirettore generale.
Nel 1993 quando Ciampi viene chiamato a Palazzo Chigi e a Palazzo Koch comincia una sorta di lotta fra titani, a suon di veti incrociati, per conquistare la leadership della banca, che viene a sorpresa affidata a Antonio Fazio.

Nel 1994, quando il nuovo premier Silvio Berlusconi chiama Dini al ministero del Tesoro, il percorso 'tradizionale' avrebbe voluto che Padoa Schioppa da numero tre diventasse direttore generale. Ma cos non sarà: circolano alcuni nomi di altri possibili candidati (come quello di Rainer Masera), ma Fazio sceglie per la direzione generale il neo vice direttore Vincenzo Desario.
Nel 1997 a Padoa Schioppa, ormai emarginato dal nuovo governatore, viene offerta la presidenza della Consob. Decide allora di parlarne con Fazio per dirgli che volentieri continuerebbe a servire la banca, ma questi non lo trattiene. Alla Consob resterà un solo anno. A giugno del 1998, infatti, si trasferisce a Francoforte e tiene a battesimo la neonata Banca Centrale Europea, entrando a far parte del consiglio assieme a altri cinque membri.

Le reazioni - "Sono sconvolto e addolorato": è stato il primo commento di Romano Prodi (in fondo all'articolo, il video) dopo aver saputo la notizia. L'ex presidente del Consiglio, è stato avvertito telefonicamente da uno degli invitati alla cena organizzata ieri sera a Roma dall'ex ministro dell'Economia, "un amico", una delle persone a cui era "più legato", ha aggiunto ancora Prodi.

"Con Padoa-Schioppa scompare un economista di grande valore e di autentico spessore internazionale che ha servito le istituzioni della Repubblica italiana e l'Europa, di cui è stato fervente testimone" ha detto Pier Ferdinando Casini, leader dell' Udc.
"Una persona di straordinario livello. Una delle poche persone a livello internazionale, una persona sobria, un intellettuale curioso di tutto", il ricordo di Pierluigi Bersani.

Mentre per l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, Padoa-Schioppa è stato "un italiano molto utile al paese in tante occasioni e che lo sarebbe ancora stato". "E' una grave perdita - ha detto Passera a SkyTG24 - una persona che credeva e ha contribuito a fare l'Europa, una persona che credeva nel mercato e con la quale si poteva parlare del bene comune".

"Un grande europeista" e "una figura quasi unica nello scenario europeo" è invece la definizione del presidente della commissione europea Barroso . "Lo voglio ricordare - ha affermato - non solo come uno dei padri fondatori dell'euro, di cui aveva auspicato la creazione fin dal 1982, ma anche come l'esperto e colto economista che con professionalità e dedizione contribuì in maniera decisiva alla sua realizzazione in qualità di membro del comitato esecutivo della Bce". "Tommaso Padoa-Schioppa - prosegue il presidente della Commissione europea - ha rappresentato una figura quasi unica di 'grand commis', avendo servito con intelligenza e lealtà a livello sia nazionale, dalla Banca d'Italia al Ministero del Tesoro, sia europeo, dalla Commissione alla Bce. L'Europa - ha concluso - sentirà la mancanza della sua passione intellettuale e della sua tenacia che ha continuato ad esprimere al servizio dell'ideale europeo come presidente di Notre Europe e come dirigente del Movimento Europeo".

La reazione di Romano Prodi a SkyTG24:



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