Facepadania, arriva il social network per "gente del Nord"
PoliticaUna pagina in Rete annuncia l'arrivo della versione padana di Facebook. La Lega Nord non c'entra nulla. Dietro l'operazione potrebbe esserci un imprenditore marchigiano che utilizzando la parola "face" rischia di vedersela con gli avvocati di Zuckerberg
di Alberto Giuffrè
Renzo Bossi, detto "Il trota", come Mark Zuckerberg? A guardare la pagina che annuncia la nascita di Facepadania, l'associazione tra i due verrebbe (quasi) spontanea. In realtà in via Bellerio a Milano, sede nazionale della Lega Nord sembrano non sapere nulla del "primo social network per gente del Nord" che minaccia di sbarcare sul web a partire da febbraio del 2011. La grafica del sito ricalca la pagina iniziale del social network più famoso del mondo. L'unica differenza è il colore sullo sfondo: verde, naturalmente.
"Per discutere di argomenti padani" - Mentre Facebook con i suoi oltre 500 milioni di iscritti ha abbattuto, almeno virtualmente, i confini nazionali, Facepadania va in controtendenza pubblicando una cartina del nostro Paese spaccato a metà. Per avere la certezza che il Carroccio non c'entri nulla basta guardare la mappa, in cui la linea di separazione va ben al di sotto del fiume Po, punto di riferimento invalicabile per ogni militante leghista che si rispetti. Il sole delle alpi invece campeggia su tutte le regioni presenti sulla cartina, fatta eccezione per la Valle D'Aosta. Ma al di là del disegno è il testo a spiegare meglio l'operazione.
"Incontra i tuoi amici padani - si legge - per parlare di cibo, arte, moda, argomenti padani". Per il lancio bisognerà aspettare ancora un paio di mesi ma nell'attesa di capire quale universo si nasconda dietro la dicitura "argomenti padani" i gestori della pagina avvisano: "Il sito non vuole essere una provocazione a sfondo razzista". E per la serie "la Padania siamo noi, nessuno si senta escluso" si aggiunge anche che "sono ben accetti persone non Padane purché rispettino le regole del sito". Stando sempre alle prime informazioni pare che l'Italiano non sarà una lingua contemplata. L'impostazione della home page prevede infatti solo due versioni: "lingua padana" e "English".
Chi c'è dietro - Del "social network per gente del nord" si sa ancora poco. La pagina di presentazione è raggiungibile su un cosiddetto dominio di secondo livello che rende difficile risalire al responsabile. E' curioso però notare come altri due indirizzi simili, "facepadania.it" e "facepadania.com" siano stati registrati il 15 dicembre. A occuparli è stato Roberto Marzialetti un giovane imprenditore marchigiano che opera sul web, già titolare degli indirizzi Milanolavora.info, Torinolavora.info e MiglioriIncontri.com. E sul web più di un blogger sospetta che si tratti solo di un'operazione pubblicitaria.
"Face", marchio registrato - Bufala o progetto serio? Difficile dirlo ma è certo che andando avanti l'operazione potrebbe scontrarsi con gli avvocati di Zuckerberg che a novembre ha registrato il marchio "face". Non ci sarà materiale sufficiente per girare il sequel di "The Social Network" ma è comunque interessante vedere come andrà a finire.
Renzo Bossi, detto "Il trota", come Mark Zuckerberg? A guardare la pagina che annuncia la nascita di Facepadania, l'associazione tra i due verrebbe (quasi) spontanea. In realtà in via Bellerio a Milano, sede nazionale della Lega Nord sembrano non sapere nulla del "primo social network per gente del Nord" che minaccia di sbarcare sul web a partire da febbraio del 2011. La grafica del sito ricalca la pagina iniziale del social network più famoso del mondo. L'unica differenza è il colore sullo sfondo: verde, naturalmente.
"Per discutere di argomenti padani" - Mentre Facebook con i suoi oltre 500 milioni di iscritti ha abbattuto, almeno virtualmente, i confini nazionali, Facepadania va in controtendenza pubblicando una cartina del nostro Paese spaccato a metà. Per avere la certezza che il Carroccio non c'entri nulla basta guardare la mappa, in cui la linea di separazione va ben al di sotto del fiume Po, punto di riferimento invalicabile per ogni militante leghista che si rispetti. Il sole delle alpi invece campeggia su tutte le regioni presenti sulla cartina, fatta eccezione per la Valle D'Aosta. Ma al di là del disegno è il testo a spiegare meglio l'operazione.
"Incontra i tuoi amici padani - si legge - per parlare di cibo, arte, moda, argomenti padani". Per il lancio bisognerà aspettare ancora un paio di mesi ma nell'attesa di capire quale universo si nasconda dietro la dicitura "argomenti padani" i gestori della pagina avvisano: "Il sito non vuole essere una provocazione a sfondo razzista". E per la serie "la Padania siamo noi, nessuno si senta escluso" si aggiunge anche che "sono ben accetti persone non Padane purché rispettino le regole del sito". Stando sempre alle prime informazioni pare che l'Italiano non sarà una lingua contemplata. L'impostazione della home page prevede infatti solo due versioni: "lingua padana" e "English".
Chi c'è dietro - Del "social network per gente del nord" si sa ancora poco. La pagina di presentazione è raggiungibile su un cosiddetto dominio di secondo livello che rende difficile risalire al responsabile. E' curioso però notare come altri due indirizzi simili, "facepadania.it" e "facepadania.com" siano stati registrati il 15 dicembre. A occuparli è stato Roberto Marzialetti un giovane imprenditore marchigiano che opera sul web, già titolare degli indirizzi Milanolavora.info, Torinolavora.info e MiglioriIncontri.com. E sul web più di un blogger sospetta che si tratti solo di un'operazione pubblicitaria.
"Face", marchio registrato - Bufala o progetto serio? Difficile dirlo ma è certo che andando avanti l'operazione potrebbe scontrarsi con gli avvocati di Zuckerberg che a novembre ha registrato il marchio "face". Non ci sarà materiale sufficiente per girare il sequel di "The Social Network" ma è comunque interessante vedere come andrà a finire.