Rifiuti, tutte le volte che l'emergenza era stata risolta…
Politica"Abbiamo tolto la spazzatura dalle strade di Napoli" è una delle frasi preferite da Silvio Berlusconi. Anche quando, nel capoluogo campano, la “monnezza” è ancora lì. Guarda i video di tutte le volte che il premier ha assicurato di aver risolto tutto
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La prima volta è stato il 26 marzo del 2009. All'inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra Silvio Berlusconi assicurava: "I rifiuti non sono più nelle strade e nelle piazze di Napoli, ma in uno stabilimento che li smaltirrà". Il togliere i rifiuti da Napoli da lì in poi diventa per diversi mesi uno dei traguardi raggiunti che il premier vanta con maggiore orgoglio. Ogni volta che il suo esecutivo viene messo in discussione, ogni volta che c'è da fare un discorso pubblico, ogni volta che bisogna mostrare i risultati raggiunti, ecco che spuntano i rifiuti di Napoli. Ma il tempo passa e la spazzatura cresce. E cresce soprattutto nelle discariche di Terzigno e Boscoreale, fino a provocare la rivolta dei cittadini esasperati dalle esalazioni. La gente scende per le strade, impedendo ai camion di portare la spazzatura e l'emergenza torna sulle prime pagine di tutti i giornali.
Berlusconi inaugura il termovalorizzatore di Acerra (26 marzo 2009):
Ancora durante il discorso al Senato con il quale chiede la fiducia il 30 settembre 2010, Berlusconi rigioca la carta e non esita a garantire che "Napoli ha avuto risolto definitivamente il problema dei rifiuti. Ci sono le discariche che possono contenerli. C'è il termovalorizzatore di Acerra che funziona completamente" (al minuto 1:21):
L'emergenza però si fa sentire e, dopo quasi un mese di proteste, si raggiunge una bozza di accordo tra sindaci, governo e regione. Quanto basta al premier, a garantire nel corso della conferenza stampa del 28 ottobre, che "a Napoli non ci saranno più rifiuti. Nei prossimi giorni noi avremo la possibilità di tornare all'assenza di rifiuti in città":
E pochi giorni dopo, all'inaugurazione della Fiera del Ciclo e Motociclo a Milano, il 2 novembre, il premier assicura: "Ho preso l'impegno di risolvere il tutto in pochi giorni, e l'abbiamo risolto." Ma secondo gli ispettori dell'Unione Europa "la situazione a Napoli è la stessa di due anni fa"
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